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Futuro incerto

Interrogativi sulle Poggi-Carducci, si lavora a soluzione tampone

Stamani sopralluogo congiunto Comune-Regione-Provincia, a breve termine si ragiona su trasferimento delle elementari al Parentucelli. Toti: "Soluzione temporanea per far iniziare l'anno nelle migliori condizioni".

Sopralluogo alle Poggi-Carducci

Il prossimo 17 settembre suonerà la campanella per il primo giorno di scuola in tutta la Liguria ma ad oggi non si sa ancora dove e come inizierà l’anno delle circa mille persone – fra studenti, docenti e personale – che frequentano le Poggi Carducci di Sarzana. Il sopralluogo effettuato questa mattina all’interno della struttura è stato utile per per mettere sul tavolo tutte le problematiche connesse al già noto indice di vulnerabilità sismica del plesso, ma una soluzione è ancora lontana nonostante Comune, Regione e Provincia stiano facendo il possibile per studiare alternative a breve e lungo termine.

Come annunciato tempestivamente sabato dalla sindaco Ponzanelli, la perizia successiva all’intervento di “alleggerimento” del terzo piano non ha dato l’esito sperato lasciando l’indice ben distante da quello previsto dalle norme. Per questo domani Comune e Provincia si vedranno nuovamente per pianificare almeno il “trasloco” delle elementari presso il Liceo Parentucelli dove sono comunque in programma altri lavori di riqualificazione.

Scartata sul nascere anche l’ipotesi – temporanea – di moduli simili a quelli utilizzati ad Aulla dopo l’alluvione, ma i cui costi sarebbero troppo alti (circa 800mila euro in tre anni) e non giustificabili come emergenza di Protezione civile per la Regione. Inoltre sarebbe necessaria una gara che dilaterebbe ulteriormente i tempi. Serve invece un’approfondita analisi costi-benefici-tempi per quanto riguarda le due opzioni sulle Poggi-Carducci: una di miglioramento della struttura (stima superiore ai 2,4 milioni) e una più drastica di demolizione che, come terza ipotesi, potrebbe riguardare la palestra esterna (circa quattro milioni e mezzo) oggi interessata da problemi di tipo statico che potrebbe “risorgere” come scuola in grado di ospitare una trentina di classi. Ragionamenti che per la tempistica al momento escludono l’edificio del XXI Luglio.

Vicenda intricatissima dunque sulla quale pesano l’approccio iniziale dopo la prima perizia datata 2016, il finanziamento governativo da quattro milioni perso in Primavera e una strumentalizzazione forse eccessiva in campagna elettorale che ha creato grande allarmismo distogliendo l’attenzione su cose che andavano fatte in tempi più rapidi. Errori che l’amministrazione Ponzanelli ha cercato di evitare coinvolgendo fin da subito tutte le parti in causa (presenti stamani anche gli esponenti leghisti di Camera e Senato Viviani e Pucciarelli oltre a giunta e maggioranza al completo, Giorgi per l’opposizione, il consigliere regionale Costa, e il presidente della Provincia Cozzani) nella risoluzione della vicenda.

“La Regione sta monitorando la situazione in tutto il territorio – ha affermato il presidente Toti – e questa rappresenta una delle più gravi perché i lavori svolti non hanno fattivamente migliorato la situazione. L’obiettivo è quello di trovare una soluzione tampone per far iniziare nel modo migliore l’anno scolastico di alunni e personale e dare garanzie di sicurezza alle famiglie”. “Ringrazio la Regione e la Provincia per la presenza e la vicinanza – ha sottolineato Ponzanelli – abbiamo un mese da qui all’inizio della scuola e una settimana per decidere il da farsi. Stiamo ragionando anche su altre soluzioni temporanee facendo un ordine di priorità e mettendo in conto tutti i disagi”. “La Liguria sull’edilizia scolastica è rimasta indietro di parecchi anni – ha proseguito l’assessore regionale Scajola – e noi stiamo facendo il possibile anche perché i problemi non riguardano solo Sarzana, le prospettive sono poco entusiasmanti anche su altri istituti. C’è bisogno di risorse straordinarie da parte dello Stato e auspichiamo che ci vengano destinati fondi significativi”. “Non essendoci un’emergenza noi non possiamo aggiungere risorse al fondo strategico destinato a Sarzana – ha concluso l’assessore regionale Giampedrone – il tema “tempo” per il sindaco si traduce in responsabilità, per questo sta ragionando con la Provincia per trasferire almeno le elementari. Bisogna studiare progettualità per arrivare a qualcosa di cantierabile almeno il prossimo anno”. Il tutto mentre i ragazzi si godono l’ultimo mese di vacanza e i genitori attendono sviluppi.