Sarzana - Val di Magra - Sono state settanta le persone che hanno raccolto l'appello del Parco di Montemarcello Magra Vara per diventare guardie volontarie dell'ente. Dopo una prima selezione, quindici di loro seguiranno il corso di formazione fra febbraio e marzo per poi entrare in servizio - per almeno dieci ore al mese – a partire da aprile.
"Questa è la miglior risposta alle polemiche dei mesi scorsi - afferma con soddisfazione il presidente Pietro Tedeschi - un grande risultato politico che conferma il ruolo del parco sul territorio, e spegne ogni critica sulle sue potenzialità. Per noi si tratta di un piccolo referendum significativo e importante".
Le richieste sono pervenute nella sede di via Paci da zone diverse fra le quali Milano, Genova, Carrara e ovviamente dai comuni della provincia. In questo caso spiccano La Spezia con quattordici, Lerici e Sarzana con dieci e Castelnuovo con sei. "Un riscontro molto positivo - aggiunge - che testimonia come l'ente sia conosciuto e riconosciuto, la partecipazione del territorio è importante e allo stesso modo è rilevante la diversificazione delle fasce di età di coloro che hanno deciso di aderire. La selezione sarà accurata - sottolinea Tedeschi - e ci consentirà di passare dalle attuali nove guardie volontarie a ventiquattro. Quelle stabili? Al momento sono ancora zero nonostante la nostra richiesta formulata più volte alla
Regione. Abbiamo bisogno di queste guardie - prosegue - perché nel 2016 le piccole discariche segnalate sono state 42, salite a 46 nell'anno appena concluso nel quale le guardi volontarie hanno svolto 123 giornate di servizio. Anche da questo punto di vista stiamo cercando di fare il massimo, in stretta collaborazione con forze dell'ordine e cittadini, perché tutelare il Parco significa tutelare il nostro futuro".
“La loro non sarà una funzione repressiva ma anzi educativa – aggiunge la direttrice Carnevale – chi va sul territorio ed è stretto contatto con i suoi fruitori, deve sapere cosa fa il Parco e quali sono le sue competenze. Per questo motivo il corso toccherà tutti gli aspetti che riguardano l'ente e la tutela dell'area protetta per fornire tutti gli strumenti necessari a chi dovrà svolgere un lavoro di prevenzione e vigilanza”.
“I dati delle domande dimostrano la salute del Parco e di come viene percepito da chi lo abita – conclude Fontana per il consiglio – una risposta positiva che conferma come la gente tenga a questo ente. È confortante sapere che ci siano tante persone pronte a mettersi a disposizione per aumentare la presenza sul campo”.
Una presenza che nei prossimi mesi sarà implementata anche dal punto di vista dei mezzi visto in estate sarà messa a disposizione anche un'imbarcazione per i controlli sul fiume.