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Cemento ai giardini

Il Comitato a De Ranieri: "Non ha risposto a nessuna domanda"

Dopo la lettera del sindaco arriva quella di chi si è mobilitato contro l'intervento ai giardini: "Rammaricati per l'approssimazione.

Protesta del Comitato Bocca di Magra

Dopo quelle di diverse realtà politiche è arrivata anche la risposta del Comitato di Bocca di Magra alla lettera aperta del sindaco di Ameglia De Ranieri di due giorni fa.
“Le domande che il Comitato ha indirizzato al Sindaco e all’Amministrazione nel periodo compreso tra il 27 giugno e oggi, e che reclamano una risposta, sono ancora molte – si legge in una nota – il Comitato si rammarica per l’approssimazione con cui il Sindaco risponde, testimoniata anzitutto dall’aver indirizzato la lettera del 12 agosto al Comitato “Donne di Bocca di Magra” che non esiste più dal 2 luglio, quando si è costituito il Comitato di Bocca di Magra.
Dopo oltre un mese di scritture, le occupazioni di carattere privato non possono essere una giustificazione accettabile e perciò il Comitato ritiene che la lettera del 12 u.s. non possa in nessun modo soddisfare le proprie richieste e resta perciò ancora in attesa di una urgente risposta da parte del Sindaco, sia per iscritto che fattiva”.

“Se del progetto Castiglioni e delle alberature Bibolini nulla traspare dagli atti amministrativi – scrive il Comitato nella sua risposta – tanto parrebbe confermare l’allarme del Comitato: che il governo del territorio e la prassi amministrativa del Comune di Ameglia sono, da decenni, mal gestiti. Inoltre, se Castiglioni e Bibolini sono sconosciuti alla gran parte degli Amegliesi, come Lei afferma, tanto – e soprattutto per quanto riguarda il secondo – dovrebbe essere per Lei motivo di rammarico e riflessione. Basti ricordare che a Cesare Bibolini è intitolata la biblioteca comunale di Ameglia. Circa la presentazione in assemblea pubblica del progetto, sono le Sue stesse parole a spiegarne l’inefficacia: “la mia scarsa capacità di comunicazione ha nociuto alla vostra comprensione”. L’attenzione per i disabili, che Lei afferma essere stata una delle priorità dell’attuale Giunta e dell’Amministrazione nel suo insieme, non sembra provata dai fatti, come è emerso nella riunione del Comitato del 15 luglio e come è sotto agli occhi di tutti: ancora oggi è presente una barriera architettonica (il cordolo in corten) in corrispondenza dell’attraversamento pedonale di via Fabbricotti (all’intersezione con via Sans Façon) che porta proprio all’area di uno dei lotti riqualificati da poco concluso (dove è il chiosco delle crepes); inoltre, il tratto terminale di via Fabbriccotti, così come la stessa passeggiata lungofiume lungo tutto il suo sviluppo, presentano importanti ostacoli al passaggio delle sedie a rotelle”.