Sarzana - Val di Magra - Guarire dal Covid-19 si può, anche alla veneranda età di 101 anni, dopo 25 giorni di scrupolose e amorevoli cure. Protagonista di questa bella storia è Lina Franciosi, super nonna residente a Ortonovo, che giusto ieri, martedì, ha festeggiato il compleanno tenendo orgogliosamente in mano il freschissimo esito negativo del test molecolare. Una bella prova di forza e tenacia, da parte di nonna Lina, che nella sua lunga vita ha già superato diverse prove: dall'influenza Spagnola negli anni Venti, quand'era bambina, al dramma della Seconda guerra mondiale, - ricorda sempre quando gli uomini scamparono al rastrellamento nazista nascondendosi nel santuario - senza dimenticare le difficoltà della ricostruzione post bellica. La signora Lina ha insegnato catechismo a generazioni di ragazzi, ha organizzato gite e ha cantato per quarant'anni da voce soprano nel coro.
La guarigione è arrivata a casa, pazientemente, senza ricovero, grazie alle cure giornaliere del suo medico, il dottor Tarcisio Andreani, e naturalmente all'impegno costante della sua famiglia: il marito, la figlia, il genero e le nipoti, anche loro tutti colpiti dal Covid-19. “I primi sintomi – racconta la nipote Itala Corsi – la nonna li ha accusati nel penultimo fine settimana del mese di gennaio. Aveva la tosse, le è venuta la febbre. Sabato 23 il tampone ha dato esito positivo. L’abbiamo trasferita nella nostra abitazione di Luni e insieme al medico abbiamo deciso di curarla e di curarci a casa. Non è stato facile, ci siamo trovati quasi soli, ma ce l’abbiamo fatta. Stiamo solo aspettando che si negativizzi mia madre, l’unica che ha dovuto ricorrere per qualche giorno alle cure ospedaliere. Non nascondo lo stato di difficoltà della nonna tra supplementi di medicinali, visite mediche, misurazioni di pressione, febbre e saturazione. Senza contare lo scenario di mascherine, camici ‘usa e getta’ e profonde igienizzazioni. Al tempo stesso lei ha mostrato buone capacità di reazione e voglia di superare le crisi”.
“La guarigione di nonna Lina e dei suoi familiari – osserva il dottor Andreani – mi ha portato grande sollievo. Sono stati giorni di ansia, come lo sono per tutti quei pazienti positivi al virus. Abbiamo curato Lina seguendo i protocolli, tenendola sotto osservazione mattina e sera, con la consulenza, visto l’età, della professoressa Stefania Artioli”.