Sarzana - Val di Magra - La dottoressa Ponzanelli, rispondendo a nome della sua giunta ( e di Toti) ai manifestanti, che difendevano la pluridecennale e positiva gestione del centro sociale per anziani A. Barontini, ha voluto dare una giustificazione alla scelta dell' amministrazione, smentendo la diffusa opinione che si sia trattato di una scelta improntata a discriminazione politica, tesa a mettere ovunque uomini e donne legate alla destra di governo. La sindaca Ponzanelli, che e' anche avvocato, ribadiva con malcelato fastidio che, in realta', si trattava di un obbligo di legge, e che la sua amministrazione, al contrario di "quelli di prima", che, per ben 28 anni, avevano mantenuto una situazione non legale ( ma nessuno che li abbia denunciati in 28 anni?), loro si facevano padrini della legalità, indicendo un bando, come previsto dalla legge.
Ma veramente la legge impone l' obbligo di un bando per un importo di 20.000 euro?
Il Codice degli appalti (DLGS n. 50/2016) ha riformato con procedura semplificata, l' affidamento diretto, per gli importi inferiori a € 40.000 (art. 36), confermato da una sentenza del TAR della Puglia. L' affidamento diretto non solo e' possibile, ma e' uno strumento perfettamente legale a disposizione, che non esige una motivazione specifica.
Dove sta la "furbata" della giunta di destra? Nell' indire un bando per la gestione triennale di € 20.000 l' anno, cosi' che, moltiplicato per tre, l' importo superi i 40.000 euro, previsti dalla legge come minimo, sopra al quale scatta l' obbligo di fare un bando.
Purtroppo i tempi sono cambiati e le tante persone mobilitatesi, in poche ore, in piazza Matteotti, hanno dimostrato che i cittadini non sono più disponibili a tollerare.
Circolo Pertini Sarzana
(foto: repertorio)