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Bruno Ricciardi compie 90 anni: "La mia ginnastica sono i campi"

Bruno Ricciardi

“Sono un pezzo da 90” è quanto continua a dire orgogliosamente Franco “de Giovà de Davi de Marcon”, al secolo Bruno Ricciardi, che oggi 12 aprile spegnerà ben novanta candeline assieme a tutti i suoi amici e familiari. Ceparanese doc, nato nel 1928 in un’antica e famosa famiglia contadina dell’attuale Via Feletta, dove ha vissuto la sua infanzia in periodi difficili durante i quali tirare avanti con sette figli era un’impresa non facile.

Grandissimo e instancabile lavoratore ha iniziato con un lavoro molto duro e faticoso in fonderia presso la Termomeccanica per proseguire poi fino alla meritata pensione ma lavorando contemporaneamente sempre nei campi, traendo da questo lavoro prodotti buoni e genuini di cui si è sempre giustamente vantato. È stato donatore di sangue, socio Avis e Aido, inoltre protagonista in moltissime manifestazioni carnevalesche di Ceparana realizzando carri originali conquistando la gente che vi partecipava.

A chi gli chiede il segreto di tanta vitalità risponde “Il lavoro dei campi è sempre stata la mia ginnastica preferita e lo sarà sempre anche se ora con più moderazione e due volte alla settimana non manco mai al mio appuntamento al centro sociale di Ceparana per i miei irrinunciabili esercizi ginnici e inoltre pochi giorni fa, con molta soddisfazione, ho superato a pieni voti il rinnovo della patente”. A questo punto non possiamo fare altro che augurare buon compleanno a questo mitico personaggio non per niente è ”un pezzo da novanta”.

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