Sarzana - Val di Magra - Inizieranno a fine marzo 2021 i lavori di messa in sicurezza idraulica della foce del Magra – più noti come argini bassi di Pantalè – che potenzieranno circa seicento metri di sponda sul lato destro del fiume per un costo totale di circa 4,5 milioni. L'intervento – che dovrebbe partire in contemporanea con quello della stazione di pompaggio – dovrebbe durare due anni proseguendo ininterrottamente anche durante il periodo estivo per giungere quanto prima al completamento dell'opera i cui progressi saranno costantemente monitorabili sui sito di Aipo (Agenzia interregionale fiume Po) che ha siglato una convenzione con Regione Liguria per la revisione del progetto esecutivo, l'affidamento dei lavori tramite gara d'appalto e la realizzazione dell'intervento.
“Sono particolarmente contento di riuscire a finire una programmazione strutturale iniziata nei primi anni Duemila – ha sottolineato questa mattina l'assessore regionale Giampedrone – questo è un altro tassello che pota avanti un ampio piano di mitigazione del rischio che riguarda tutta la zona della parte bassa del Magra. Dopo la conclusione del primo lotto che va a proteggere gli abitati di Fiumaretta e Bocca di Magra, con il progetto presentato oggi andiamo risalire e a potenziare le difese della zona Pantalè, sempre in sponda destra, con ricadute importanti su tutto il territorio che ci consentiranno di concentrare gli sforzi sulla parte alta: Sarzana, Arcola e Romito. In Primavera partiremo con due opere come questi argini e la stazione di pompaggio che insieme valgono circa dieci milioni di euro, siamo orgogliosi di essere arrivati a questa fase in un anno così complicato. Per quanto riguarda i lavori – ha aggiunto – è già allo studio la sospensione dei canoni demaniali sulle attività coinvolte nei lavori, durante il cantiere non si potrà operare nelle attività spondali. Nei mesi estivi svolgeremo gli interventi meno impattanti ma non saranno previsti stop al cantiere”.
“Questo è l'epilogo di qualcosa che era stato pensato vent'anni fa – hanno proseguito il sindaco di Ameglia De Ranieri e l'assessore Bernava – l'ultimo passaggio incastratosi nel critico passaggio di competenze fra province e regioni. Il tratto che andiamo a rafforzare, oltre al rischio allagamenti evidenzia anche un decadimento delle strutture spondali quindi l'intervento assume una rilevanza ancora maggiore riducendo il rischio per l'abitato”.
Nella conferenza stampa odierna l'ingegnere Luigi Mille, direttore di Aipo, ha illustrato i dettagli dell'intervento che oltre al consolidamento della sponda prevede anche la sistemazione della banchina, la realizzazione di un'aiuola nei tratti di maggiore larghezza e di un muro d'argine per il contenimento della portata di una piena con tempo di ritorno centennale.
Nel corso della conferenza stampa è stato anche confermato come siano arrivate una decina di offerte per la realizzazione della stazione di pompaggio del Canal Grande – che insieme all'intervento di Pantalè consentirà di mettere in totale sicurezza circa tremila persone – e come stia partendo il primo stralcio per Romito dove sarà realizzato il supermercato Basko. Per quanto riguarda il futuro di Poggio Scafa Giampedrone ha osservato: “Si tratta di investimenti privati in alveo e per metterci dei fondi dovremo regolamentare l'intervento con atti normativi”.