Sarzana - Val di Magra - Riceviamo dal comitato "Vivere bene La Macchia" e pubblichiamo: "Il via libera della conferenza dei servizi al progetto del Biodigestore di Saliceti non é altro che lo scontato fine di un percorso di autorizzazione all'insegna dell'illegittimità (inchiesta pubblica) e dell'arroganza.
Con compiacenza, Provincia e Regione, hanno rilasciato tutte le autorizzazioni di loro competenza, destinando la nostra provincia, che produce circa 25mila ton/anno di rifiuti organici ad ospitare un mega impianto da oltre 90mila ton/anno e la zone di Saliceti, quindi la Macchia, a subire l'ennesimo scempio ambientale che potrebbe compromettere la fornitura di acqua potabile dei pozzi di Fornola. Tanti sono stati gli incontri con le varie forze politiche di centro destra che fanno parte della giunta regionale che sostiene il presidente Toti, oggi possiamo dire con certezza che é stato solo tempo sprecato a farci prendere in giro. Toti ed il suo fedele assessore Giacomo Giampedrone hanno dichiarato che il progetto sarebbe andato avanti in ogni caso e non si é messo di traverso nessuno, non una parola dai suoi alleati. Dove é finita la contrarietà al digestore? A questi punti ci chiediamo se in realtà sia mai esistita. Ringraziamo il sindaco di Vezzano, Massimo Bertoni, la sindaca del nostro comune, Paola Sisti e i tecnici che li hanno affiancati con professionalità, per aver rappresentato l'interesse dei cittadini.
Dichiariamo fin da subito che daremo pieno sostegno al ricorso al Tar promosso dal comune di Santo Stefano Magra, con l'auspicio che la nostra sindaca e la popolazione di Santo Stefano non siano lasciati soli, sosterremo anche il comune di Vezzano qualora decidesse di unirsi a questa lotta legale. I nostri ringraziamenti vanno anche al ministro Costa per la lettera inviata al presidente Toti. Un richiamo totalmente ignorato, e a tal proposito auspichiamo che il ministro dell'ambiente intervenga personalmente adottando le misure previste dalla legge 349/1986 in tutela Dell 'ambiente e del grave danno ecologico che andrà a crearsi. Non finisce qui, non abbiamo ancora finito di farci sentire, di mobilitarci e di dimostrare il nostro dissenso a questo progetto scellerato".