- Dalle notizie riportate dalla stampa apprendiamo della proposta di Enel per la continuità della centrale di Vallegrande,trasformata e ristrutturata in una centrale a turbogas eliminando l’uso del carbone (che però verrà nel frattempo bruciato sino al 2025 anziché al 2021 come stabilito dal ministero nel 2013).
La notizia esplode in città e provincia e ci si chiede ancora una volta se Comune e Regione fossero già a conoscenza di questa sciagurata proposta che andrebbe di fatto a cozzare contro una delle poche decisioni buone della precedente amministrazione, ovvero dismissione certa della centrale entro il 2021 con destinazione d’uso della zona in cui si trova la centrale diversa e plurima per produzione energetica ECO ,per insediamenti artigianali o industriali 4,0,per nuove infrastrutture stradali e servizi alla città.
Per quanto ci riguarda sosterremo la linea della completa dismissione della centrale e la destinazione d’uso per lo sviluppo,il lavoro e l’ambientalizzazione dell’area.
Il tutto preceduto dalla bonifica,come stabilito dal Ministero nella decisoria del 2013,nonchè all’avvio in tempi brevi dell’indagine epidemiologica sulla salute dei cittadini(come promesso dall’allora ministro dell’ambiente Orlando nel 2013 allorchè si rinnovò la VIA per la centrale).
I cittadini del levante e la città intera sono sorpresi da questo tentativo di ribaltare indicazioni e intese già assunte da tempo sulla dismissione della funzione sotto qualsiasi forma della centrale Enel e precisano che la suddetta centrale, seppure a gas, inquinerà lo stesso, anche se in misura minore. La proposta troverà una forte opposizione da parte nostra e, siamo certi, anche dalle altre forze ambientaliste operanti in città.
PER IL COORDINAMENTO DEI QUARTIERI DEL LEVANTE-RITA CASAGRANDE
PER LA V.A.S(ONLUS) FRANCO ARBASETTI