- La scorsa domenica, in famiglia, abbiamo deciso di percorrere il sentiero Bocca di Magra-Lerici. Dopo aver lasciato l’auto nei pressi del monastero S.Chiara, si imbocca il sentiero segnato AVG che, salendo porta al Borgo di Montemarcello. Già da subito lo spettacolo è meraviglioso, con le Alpi Apuane a fare da cornice alla Vallata del Magra, che scorre proprio lì sotto e si getta nel mare. Arrivati nelle piccole vie e piazzette di Montemarcello si può assaporare un aria di serenità, tranquillità veramente uniche. Riprendendo il sentiero ci si addentra in una magnifica e fitta
boscaglia di altissimi pini che ci hanno fatto da ombrello naturale e riparato da un improvviso e violento scroscio di pioggia. Qui si incontra l’orto botanico, la sua foresteria che meriterebbe una maggior attenzione e valorizzazione. Salendo si arriva a Zanego dove, come recita una canzone di Ivano Fossati, “dopo una curva improvvisamente il mare”, il golfo e le sue isole. Da li, sempre seguendo le indicazioni, si arriva sin sotto il forte Rocchetta e di li si scende, costeggiando la
piana di Vallestrieri, nell’abitato di La Serra. Qui veramente pare essere su un aeroplano e poter toccare con mano Tellaro, Fiascherino, La Caletta che, lì sotto, si offrono alla vista. Di lì, sempre scendendo per la Montadela e dopo la Carpaneta, si arriva in Piazza Garibaldi a Lerici. Quattro ore di cammino, con le dovute soste, su un percorso facilmente percorribile tra panorami mozzafiato, profumi e aromi mediterranei, che variano continuamente. Un sentiero da vivere e far vivere che nulla ha da invidiare a ben più noti e pubblicizzati itinerari naturalistici.
Lettera firmata