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Un autista dell’autobus: "Ingorghi pre-festivi anche quest’anno, ma i nostri politici dove vivono?"

Import 2021

Impressionante, sconcertante, deprimente : questi vocaboli sono costantemente scolpiti nella mente di noi conducenti di autobus percorrendo ogni giorno le vie cittadine nell’esercitare ciò che rimane del servizio di trasporto pubblico nella nostra Città.
Un servizio abbandonato da tutti: cittadini, amministrazioni in carica, persino dall’azienda di trasporto stessa.
Conducenti caricati di responsabilità in balia di sé stessi, buttati ogni giorno in strada senza protezioni, tutele, senza una seria e lungimirante pianificazione, progettazione, sviluppo, incentivo… il nulla, nulla di tutto ciò che di ben fatto spesso capita di ascoltare riguardo il servizio di trasporto pubblico di altre città limitrofe.
“Pianificazione”, “progettazione”, “lungimiranza”, “sviluppo”, “incentivo”: termini, vocaboli appunto, che nella nostra città risultano sconosciuti, ignoti alle amministrazioni provinciali, comunali e aziendali.
Nei weekend pre-natalizi abbiamo assistito e vissuto tutto il degrado dell’esigua viabilità cittadina: quattro misere vie centrali da anni sempre e costantemente congestionate; nessuno straccio di prevenzione agli storici ingorghi che in particolare nei giorni pre-festivi si formano imperterriti nelle solite vie; nessun assessore, consigliere, nessun eletto ad amministrare la città che abbia mai avuto negli anni l’idea di porre in qualche modo rimedio a questo ormai patetico e reiterato scempio.
Ma questi amministratori vivono alla Spezia?, viene da chiedersi.
Ma queste persone hanno mai notato le acrobazie che è costretto a compiere un autobus per districarsi dalle auto parcheggiate nelle corsie preferenziali “sulla carta” ad esso riservate?
Ma queste persone in teoria preposte alla cura, allo sviluppo, all’emancipazione della nostra città, hanno mai viaggiato ad esempio sopra un filobus datato 1988 da Pegazzano a Bragarina alle 11 di sabato mattina?
La Spezia è scesa quest’anno dal 47° al 66° posto nella classifica relativa alla qualità della vita; la caratteristica che più ha determinato la vertiginosa caduta è, tra le altre, guarda caso, il degradato servizio di trasporto pubblico.
Nella nostra Città tutto sembra studiato appositamente per creare ingorghi, inquinamento automobilistico, insicurezza alla circolazione pedonale: esattamente l’opposto di quello che i cittadini di un capoluogo di provincia si aspettano da politiche messe in campo da un’amministrazione alle soglie del 2021.
Oltre ad una generale politica di “disincentivazione” all’uso del mezzo pubblico perpetuato con costanti tagli alle corse ed alla creazione di nuovi parcheggi per automobili anche in sostituzione di corsie preferenziali e capolinea (vedasi Piazza Chiodo), nel corso del 2020, a dimostrazione di quanto sopra, è stata soppressa forse l’unica politica adeguata e utile quale era il servizio gratuito del bus navetta dai parcheggi di interscambio del Palaspezia e Piazza d’Armi per il centro città.
La gestione di questi importanti aspetti ha reso e sta rendendo la nostra città meno vivibile, vecchia, maltenuta ed inquinata.
Avvertiamo e subiamo da anni una sorta di abbandono da parte delle istituzioni, respiriamo solo una fitta ed inquinata aria di menefreghismo generalizzato che si evidenzia ad esempio nell’inesistente vigilanza da parte dell’ente preposto alle poche corsie preferenziali rimaste, diventate parcheggi autorizzati, e più in generale alla circolazione stradale nel suo complesso.
Concludiamo con un’amara constatazione: alla luce del contesto sopra ben evidenziato, l’immobilismo aziendale e il silenzio delle cosiddette “opposizioni politiche” sono sconcertanti.

LETTERA FIRMATA