- Aaaah la politica (destra, sinistra, centro e meteore), i sindacati tutti...
Di certo non scopro io l'acqua calda, ci mancherebbe, ma chissà come mai, operatori sanitari della Spezia chiedono l'internalizzazione.
Lavoratori che operano tramite cooperative per conto di Asl 5.
Per l'amor del cielo non si sputa nel piatto dove si mangia e ringrazierò sempre Coopservice per il lavoro che mi offre, per non parlare dell'ormai diventato proverbio "Meno male che hai un lavoro, tientelo stretto".
Ma tornando a noi, quindi perché internalizzazione?
Sarà mica come direbbe Checco Zalone: "Tutti aspiriamo alla fissità di posto".
Certo è che le differenze non sono poche.
Ma rompiamo gli indugi...
Riconoscimento? Sfruttamento? Più diritti? Rispetto? Intanto di sicuro un adeguato e maggiore stipendio, per non parlare di mensa o buoni pasto, o ancora divise fornite e sanificate, maggior sicurezza, orari e turni più consoni, poi aggiungiamo che per quanto riguarda i dipendenti pubblici se non erro, vige ancora l'articolo18.
Non vogliamo essere paraculati, meritiamo l'opportunità. Sia chiaro questi non sono privilegi ma diritti acquisiti ai quali tutti vorremmo aderire!
VINCENZO MURATORE
Operatore Socio Sanitario dipendente Coopservice che opera in ospedale Sant'Andrea Presidente del "Movimento per la tutela degli OSS di Coopservice"