- Gent.le Redazione,
leggo con interesse quanto esposto in questo articolo e vorrei fare i seguenti commenti:
- concordo con il contenuto e con la garbata forma scelta per esporlo;
- non concordo con la proposta di riservare il trasporto pubblico in fasce orarie di punta anche per altre categorie di lavoratori. La trovo inadeguata e foriera di conflitti.
- come sempre mia abitudine, vorrei proporre una proposta alternativa che, a mio parere, avrebbe dovuto essere concordata tra Ministeri della Istruzione, della Sanità e dei Trasporti e veicolata per la applicazione alle Regioni/Comuni. Cosa che non è stata fatta rendendo l’enunciato della Ministra dell’Istruzione: i.e ‘Scuola in presenza!’ nella realtà impraticabile e/ o rischiosa.
La proposta, in estrema sintesi, consiste nel suddividere ogni città/centro abitato in zone, ciascuna che racchiude più scuole tra loro sufficientemente vicine; determinare per ognuna zona un hub (punto di raccolta degli studenti) possibilmente lontano dalle fermate dei mezzi pubblici normali; organizzare (con i privati) il trasporto dall’hub verso le scuole della zona e viceversa. naturalmente, il servizio si applica a tutti gli studenti che non potessero raggiungere la scuola a piedi o con i propri mezzi. Questo consente di discriminare il trasporto degli studenti da quello dei servizi pubblici e consente di operare entrambi al minimo rischio.
Saluti
Gianpiero Lorandi
(foto di repertorio