- Devo dire che ho provato di tutto. Da privato cittadino mi sono rivolto al Comune, alla Polizia Municipale, a Carabinieri e Polizia, al Tribunale.
Ma non sono riuscito ad ottenere ciò che mi ripromettevo.
E cosa cercavo? Facciamo un passo indietro.
Vicino alla mia abitazione vive una signora molto anziana malata da tempo che passa tutto il tempo a gridare dalla finestra alcuni nomi di persone che lei vorrebbe andassero a tenerle compagnia: la mamma, la sorella, la vicina. Ma, mentre per la prima non c’è niente da fare e la terza si è altamente stufata, la seconda non abita in zona e, comunque, a suo dire, non è affar suo.
Il problema è che la signora urla “aiuto, mammina, aiutatemi”. E questo non posso farlo passare sotto silenzio.
È chiaro ed evidente lo stato di disagio di questa persona. Disagio che può rappresentare un pericolo per se stessa e per i vicini, sapendo che è sola e che aziona fornelli a gas…
Ho chiamato anche la sorella, ma, prendendola non troppo alla lontana, se ne è chiamata fuori.
Il Comune ha incaricato alcune persone di un servizio di assistenza di recarle visita una volta a settimana, ma niente: la signora continua ad urlare “mammina aiuto”.
Il Comando della Polizia Municipale è intervenuto alcune volte ma si dichiara incapace di intervenire. Esattamente come hanno fatto Carabinieri e Polizia.
Ho perfino fatto un esposto al Tribunale!
Niente di niente.
Ma non è tutto.
Questa signora vive con sua figlia, non certo una bambina, che lavora, e che, quando torna a casa inveisce contro l’anziana madre con tutti i peggiori titoli, urlandole a squarciagola “ti ammazzo”.
Ora, al di là degli schiamazzi, ai quali i vicini sono sempre meno tolleranti, rimane la situazione di disagio della signora, che necessiterebbe di essere accompagnata in una struttura idonea, tale da garantirle l’aiuto necessario nel momento del bisogno.
Mi appello, tramite le vostre pagine a chi può intervenire.
RICCARDO PRATESI