- Tania Brunetti, assessore ad Aulla, ci scrive una lettera a titolo di cittadina per parlare di buona sanità
Poche storie di cosiddetta 'malasanità', rimbombando dai giornali ai social media, oscurano l'eccellente lavoro svolto in silenzio e nell'ombra da tanti professionisti che operano nel campo sanitario e parasanitario. Intendo, quindi, rendere nota la mia testimonianza su un'esperienza di ottima sanità relativa alla gravidanza e al parto. I consultori di Aulla e di Pontremoli, espressione di sanità pubblica, mi hanno seguita con premurosa cura e consolidata professionalità: in ogni fase dell'attesa, i controlli sono stati accurati, ma soprattutto ho avvertito un supporto costante fatto di informazioni, risposte a dubbi in un generale clima di serenità. Conoscere vuol dire capire, capire vuol dire allontanare ansie e timori: così, avendo costanti e disponibili punti di riferimento, ho potuto vivere davvero una 'dolce attesa'. La fase del parto é avvenuta presso il NOA: dalle prime contrazioni di lunedì sera 7 ottobre fino alla meravigliosa esperienza del parto in acqua di mercoledì 9 ottobre, non sono mai stata lasciata sola: monitoraggi, controlli costanti, scelte operative vissute in maniera condivisa; in due giorni si sono alternati diversi ginecologi e ostetriche: in tutti ho riscontrato massima attenzione al paziente come persona e non come 'caso clinico' o come numero fra tanti. E poi, attraverso Maria Vittoria, ho fatto l'esperienza del reparto di neonatologia: come dimenticare il tempo trascorso dai pediatri al mio fianco per insegnare a me e alla piccola i primi passi dell'allattamento e il premuroso aiuto delle infermiere del nido, sempre pronte ad offrire guida, consigli, professionalità... Non faccio nomi volutamente, perché questa modalità di lavoro dei reparti di ostetricia, ginecologia e pediatria, pur ovviamente camminando sulle gambe delle persone, é un atteggiamento generalizzato, espressione di una sanità pubblica che funziona in maniera eccellente. Grazie a tutti
Tania Brunetti