- Abbiamo compreso che non stiamo affrontando una crisi finanziaria bensì una catastrofe sanitaria ed economica?
Non c'è nessun caso Lehman Brothers all'orizzonte, nessuna crisi di fiducia tra istituti di credito, non si tratta di mettere al sicuro i mercati finanziari, o quanto meno non solo ed in minima parte. La vera emergenza è la salvaguardia della salute pubblica e del lavoro.
Se in un primo momento, molti analisti, convergevano su una previsione di rallentamento dell'economia mondiale nel primo e secondo trimestre, seguita da una rapida ripresa nella seconda parte dell'anno, oggi questa visione sembra sempre più improbabile, specialmente per i comparti del turismo e della cultura.
Non è certamente tra le nostre competenze analizzare la gestione dell'emergenza sanitaria, ma possiamo permetterci di fare alcune considerazioni riguardo alle misure adottate ed inserite nel decreto "Cura Italia" approvato nelle scorse ora dal Consiglio dei Ministri italiano.
Nel settore alberghiero stiamo assistendo all'azzeramento delle prenotazioni, un calo spaventoso che si attesta intorno al 90%, di fatto parliamo del crollo del fatturato per l'intera filiera e per tutto l'anno.
In uno scenario di queste dimensioni a ben poco può servire ad un imprenditore, impotente di fronte a questo tunnel d' incertezze, avere a disposizione prestiti o mutui seppur con bassi interessi.
Chiediamo quindi al governo di adottare, con la massima urgenza, misure radicali e mai attuate, di avere cioè il coraggio di dichiarare la tassazione zero per tutto il 2020 oltre all'attivazione immediata di: finanziamenti a fondo perduto, crediti d'imposta per le Aziende con forti cali di fatturato, contributi economici straordinari oltre all'estensione del credito d'imposta pari al 60% del canone di locazione anche su tutti gli immobili destinati ad un uso turistico siano essi alberghi, affittacamere, B&B etc.
Dal punto di vista comunale siamo sempre in attesa di capire se e quando saranno previste sospensioni o drastiche riduzioni della TARI e dell'imposta di soggiorno per l'intero 2020. Il silenzio assordante dell'amministrazione spezzina ci lascia alquanto perplessi sulla effettiva capacità di analisi della situazione reale. Restiamo, tuttavia, fiduciosi circa un pronto riscatto.
La situazione è critica e le attività ricettive sono in ginocchio. Occorre attivare quanto prima misure straordinarie per sostenere imprenditori e lavoratori in un momento delicatissimo. Ognuno faccia la sua parte, ma la faccia in fretta.
CONSORZIO WELCOME LA SPEZIA