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Boe, bambini pescatori e controlli, la Comunità marinara scrive al Parco

Riomaggiore e la costa delle Cinque Terre

Il regolamento della Area marina protetta entrato in vigore il 24 febbraio 2015 è composto da numerosi articoli che disciplinano tutte le varie attività permesse all’interno dell’Area Marina Protetta, in particolare all’articolo 23 l’Ente Parco indica i criteri e i metodi che le compagnie di navigazione adibite al trasporto di linea dovrebbero tenere all’interno dello specchio acqueo in oggetto, tali condotte si riferiscono esplicitamente alle rotte, alla velocita, alle distanze dalla costa, alla regolarità e alla idonea certificazione dei mezzi utilizzati per la salvaguardia dell’inquinamento ambientale.
A parere della Comunità Marinara delle CinqueTerre, quanto stabilito dal regolamento nel predetto articolo non trovava e non trova evidenza nella realtà, per tale motivo la CM5T ha inviato all’Ente Parco/AMP due regolari istanze per richiedere a norma del loro statuto chiarimenti in merito.
Si sono dovute inoltrare due istanze di chiarimento in quanto la risposta pervenuta dall’ente e riguardante la prima istanza appariva chiaramente evasiva e non esaustiva, al contrario la risposta alla seconda istanza pervenuta alla scrivente CM5T in data 24 marzo 2017 risultava chiara e ben circostanziata.
Dalla lettura della risposta inviata dalla AMP si evince chiaramente come a riguardo di quanto contenuto all’articolo 23, poco o nulla sino ad oggi sia stato effettivamente fatto, infatti in primis l’ente gestore doveva garantire prima dell’entrata in vigore del regolamento che tutti gli articoli fossero immediatamente operativi.
Appare analogamente chiaro che se oggi gli enti preposti stanno provvedendo alla regolarizzazione di quanto contenuto nell’articolo 23, ciò sia solo per effetto dell’attenta, costante e tenace pressione esercitata sul Ente Parco/AMP dalla Comunità Marinara delle CinqueTerre.
Evitiamo facili polemiche sul perché ciò si è verificato tipo fare la “voce grossa con i più deboli” ecc.
Lasciamo trarre ad ognuno le proprie conclusioni, ma solo a oggi a distanza di ben due anni si evidenzia che il regolamento era ed è stato immediatamente esecutivo soprattutto nei confronti dei residenti, abituali frequentatori del loro mare.

Si coglie l’occasione, per fare presente che la Comunità Marinara delle CinqueTerre ha in via ufficiosa suggerito alla AMP di farsi promotrice verso le compagnie di navigazione affinché le stesse corrispondano ai tre comuni contributi concordati da utilizzare unicamente sul territorio delle Cinqueterre per la realizzazione di opere a discrezione dei sindaci, inoltre si è richiesta l’installazione presso tutti i moli di attracco di attrezzatture atte a rilevare l’effettiva movimentazione delle folle che gravano su nostri moli, spesso vetusti e a nostro modesto parere motivo di elevato pericolo, inoltre ciò consentirebbe un’esatta rilevazione del super affollamento a cui i manufatti sono sottoposti.
Sempre dalla nota di cui sopra, si apprende che quanto contenuto al paragrafo precedente è attualmente oggetto di discussione tra le parti, che fra i vari attori vedono impegnati in prima linea i nostri sindaci ai quali sin da ora va il nostro incondizionato sostegno.

Spiace evidenziare che in merito ai sotto riportati punti, anch’essi oggetto di richiesta, ad oggi alla CM5T nulla di ufficiale è ancora pervenuto dall’Ente Parco/AMP:
1) Annullamento della norma che vieta la pesca da terra a bambini di età inferiore ai 12 anni se non accompagnati;
2) Parificazione completa tra residenti ed equiparati nel pagamento, facendo riferimento al solo natante;
3) Possibilità per i residenti di utilizzare le pinne in zona A;
4) Che tutte le boe delimitanti i confini dell’AMP siano sempre accese per rendere sicura la navigazione notturna;
5) Formulazione precisa e puntuale, sui criteri scientifici, informatici e casistici con i quali viene controllato il prelievo ittico in generale;
6) Quali sono gli Enti ai quali, come promesso dal presidente del parco nella riunione con i Circoli dell’AMP il 01/12/15, è stato affidato il monitoraggio sia in mare che a terra.
7) Conseguenti dati sul monitoraggio del pescato professionale sia in mare che a terra.
8) Creazione di cicli virtuosi come la posa di idonee strutture di ripopolamento centralmente nell’AMP ed eventuali fermi pesca nella stagione di riproduzione delle specie.
9) Controlli efficaci rivolti a tutti i frequentatori della Area Marina Protetta;
10) Richiesta di chiarimento esplicativo in merito all’art. 26 punto 18 del regolamento AMP in vigore dal 24 febbraio 2015, uniformazione del pescato con le altre AMP, portando da 2 a 3 kg il pescato così come per mero errore sottolineato anche dal presidente del parco.
Cinqueterre 28 marzo 2017

Il presidente della Comunità marinara 5 terre Roberto Benvenuto

Il vice presidente della Comunità marinara 5 terre Stefano Menini