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"Spezialand si può fare, chi dice il contrario non conosce la realtà"

Spezialand, l'idea in testa di Tarabugi

Per coloro che criticano senza sapere ma solo per dare contro ad una diverso uso delle aree dell’Enel una volta dismesse nel 2021 e quindi contro Spezialand sostenendo che il mercato dei parchi sia in crisi e che non porti occupazione vorrei rispondere con dei dati oggettivi.

Il 2015 è stato un anno di successo per i parchi divertimenti nella maggior parte dell’Europa e del mondo. I parchi divertimento in Europa contano più di 150 milioni di visitatori ogni anno e generano 50.000 posti di lavoro, per un impatto economico totale di 8,6 miliardi di Euro. I parchi di divertimenti italiani vengono visitati da circa 10 milioni di persone ogni anno per un impatto economico totale di circa 350 milioni di Euro. Il parco divertimento a tema che riscuote maggior successo in Italia è Gardaland, il quale con circa 2.700.000 di visitatori annui risulta essere, secondo una recente classifica fornita dal Ministero dei Beni Culturali, la meta turistica più visitata dopo il Colosseo e i Musei Vaticani.
Il personale occupato è di 1.700 lavoratori senza contare tutto l’indotto che ne deriva.
All’interno del parco sono presenti 40 attrazioni, 11 bar, 5 ristoranti, 18 negozi, numerosi punti foto e 6 aree tematiche.
Ha chiuso il 2014 con ricavi per 106 milioni, 7 in più dell’anno prima e con un utile netto di 18 milioni.
Mentre Nel 2015 i 15 parchi della Riviera dell’Emilia-Romagna, dove sono impiegati oltre 2.500 addetti, hanno accolto in totale 3,5 milioni di visitatori, con un incremento del +4,3% rispetto al 2014, per un giro d’affari diretto ed indiretto stimabile attorno ai 93 milioni di euro (+3,3%). Il parco Leolandia che si trova in provincia di Bergamo ha chiuso il 2015 con un aumento del fatturato totale di oltre il 20%.
Anche per l’anno 2016, per il quale non si hanno ancora i dati finali, le previsioni finali sono però al momento molto positive.

A chi sostiene, come la neonata associazione “Spezia domani”, a Green Italy, al Sindaco, alla Confindustria, all’assessore Ruocco, alla Cisl, alla UIL che le aree dell Enel devono essere ancora destinate ad industrie chiedo: Spezia e i suoi abitati non hanno già dato e sopportato troppo le conseguenze negative delle industrie?
Non è giunto veramente il momento di cambiare? A voi chiedo: che idee avete a riguardo? Non è giunto il momento di puntare veramente sulla valorizzazione del territorio e sul turismo?
Davvero su 72 ettari volete ancora continuare con le industrie? Vogliamo ancora continuare ad “avvelenare” il territorio?
Il lavoro può e deve essere generato anche in maniera differente, non solo tramite capannoni industriali o container.
Un grande parco giochi porterebbe lavoro e un futuro per le generazioni del domani. Parlate tanto di “partecipazione” dei cittadini, ma quando questa c’è la osteggiate in tutti i modi. Per quanto mi riguarda, porterò avanti l’idea di Spezialand. Colgo l’occasione per informarvi che il 20 dicembre scorso sono state consegnate presso La segretaria del sindaco le 200 firme per la richiesta di referendum consultivo. Entro 10 giorni la commissione si dovrà esprimere in merito. Sono curioso di vedere come andrà. Un futuro diverso è e deve essere possibile.

Marco Tarabugi
Ivan legge