- Quella da parte di Asl di non presentarsi all’assemblea cittadina di ieri è un'occasione persa per ricucire il rapporto di fiducia con la città. Molte domande hanno bisogno di risposte, i cittadini si trovano in mezzo a indicazioni opposte, sono disorientati, da un lato la comunità scientifica che colloca la Liguria tra le regioni più compromesse dall’emergenza sanitaria, con tasso di mortalità da Covid-19 più alto rispetto alla media nazionale e dall’altro il protagonismo regionale di Toti che addirittura anticipa le riaperture, rassicurando sulla ripresa delle attività. I cittadini arrivano stanchi e provati da mesi di paura e angoscia, occorre siano resi pienamente edotti sulle capacità sanitarie dell’azienda e sulle criticità evidenziate nella gestione dell’emergenza sanitaria sul territorio.
Non può passare in secondo piano la scelta di aver permesso che entrambi gli ospedali della provincia, il Sant'Andrea e l’ospedale di Sarzana fossero infettati, cosi come la scelta di non coinvolgere i medici di base nella gestione del protocollo Covid-19, lasciandoli spesso sul territorio, privi di dispositivi di sicurezza, Diversi cittadini inoltre, sono affetti da patologie, non Covid-19, che in questo momento sono sottoposte a sospensione dei controlli e dei trattamenti, occorre che venga predisposto al più presto un piano per la ripresa di quei protocolli. Il consiglio comunale nn è espressione di una parte politica ma dell’intera città, la presenza dei vertici sanitari nn è una gentile concessione dell’azienda, ma un atto dovuto. Il rifiuto è un pessimo segnale. In questo senso va il pieno sostegno all’azione del gruppo consigliare del Pd, che per mano del consigliere Massimo Baldino, ha richiesto una formale presa di posizione al Presidente del consiglio comunale, tesa non solo a restituire credibilità alle Istituzioni ma soprattutto a garantire funzione conoscitiva all’assemblea cittadina.
Andrea Stretti, ex assessore sanità
Luca Liguori, ex capo gruppo (Pd) consiglio comunale: