- Carissimi,
apprendo in questo momento da Città della Spezia della scomparsa di Renato Oldoini. Voglio associarmi, interpretando il pensiero del Consorzio "Il Cigno" che rappresento, alle parole di politici, uomini di cultura, mondo agricolo che in queste ore testimonia il suo affetto a Renato. Ero a conoscenza, attraverso gli amici di Confagricoltura, del suo ricovero in ospedale e dello stato di cose che sembravano portare a un graduale miglioramento. Questa era la speranza dei familiari e delle tante persone che gli hanno voluto bene davvero. Ricordo le sue doti di umanità, ragionevolezza ed equilibrio che sono rare nel modo d'oggi. Credo che la sua sia una perdita grave non solo per Confagricoltura ma per il mondo agricolo nel suo complesso e quella società civile nella quale Renato ha operato in tutti questi decenni.
Persona delle istituzioni, con la sua visione politica che sosteneva sempre con schiettezza ed educazione, in modo sobrio da signore d'altri tempi, Renato è stato vicino al mondo agricolo che ben conosceva sapendo fondere bene il suo ruolo con quello della persona capace di dialogare con tutti, anche le persone più umili. Personalmente lo ringrazio dell'amicizia e dei buoni consigli che ogni tanto era solito dispensarmi. Credo che la vita umana nasconda purtroppo
sorprese amare: mesi orsono, passata la prima bufera del virus, lo incontrai in Via Chiodo e ci trattenemmo affabilmente a parlare scherzando come eravamo soliti fare sulla delicata situazione in cui il mondo si era venuto improvvisamente a trovare. Oggi, dopo quell'incontro, provo amarezza e solitudine sapendo però che il professor Oldoini, ottimo insegnante di tanti spezzini, dalla cattedra ci inviterebbe a continuare, costi quel che costi. Cosa che faremo, in un momento delicato e particolare in cui è necessario non abbassare assolutamente la guardia.
Silvano Zaccone