- Dall’inizio di questa pandemia ad oggi, ci stiamo quasi abituando nel sentire la conta dei morti che ogni giorno colpisce la nostra popolazione. Medici, infermieri, sacerdoti, anziani, giovani, meno giovani. Nessuno può considerarsi immune. Ed oggi nella nostra città l’ennesima crudeltà di questo maledetto virus. Dopo la morte del marito, del papà, del nonno, del suocero avvenuta il giorno 24 marzo è avvenuta la morte della moglie, della mamma, della nonna, della suocera. E tutto ciò nell’assoluto silenzio e solitudine. Non un saluto al papà e nemmeno l’ultimo abbraccio al nonno e nemmeno un saluto alla mamma e l’ultimo abbraccio alla nonna. Questo mostro se li è portati via e quasi nemmeno oggi te ne accorgi. Quando tutto sarà passato, quando ritorneremo alla normalità, di normale non ci sarà più niente. Ti ritroverai senza un papà e senza una mamma, senza un nonno, senza una nonna, senza un suocero e una suocera. In tanti festeggeranno per la fine della quarantena forzata, tanti altri invece faranno i conti col dolore e la solitudine. Non posso fare altro in questo momento che stringermi al dolore con un abbraccio virtuale alla Francesca, alla Didi, a Nicola e Simone.
Un amico