- Ho letto che il sindaco Pierluigi Peracchini avrebbe manifestato la volontà, per il prossimo anno, di unire gli eventi per la Giornata della Memoria sulla Shoah e quella delle foibe dalmato-giuliane. Una confusione storica che esplicita, appunto, un utilizzo politico della Storia.
La Shoah è stata uno sterminio “scientifico” di tutti, proprio tutti, gli ebrei (e non solo). Un processo di annientamento che ha sciaguratamente travolto milioni di persone da un capo all’altro d’Europa.
Le foibe e l’esodo delle popolazioni italiane dalla Jugoslavia sono eventi che meritano una netta e dura condanna. Ricordiamo, però, che tali inaccettabili fatti furono frutto d’una scelta dell’Esercito di Liberazione Jugoslavo, che puntava ad identificare in tutti gli italiani i responsabili dei crimini dei fascisti, nel quadro di una politica improntata ad un forte nazionalismo.
Tutto ciò come dicevo è da condannare e mai da giustificare sulla base del fatto che il fascismo italiano è responsabile di crimini di guerra atroci in Croazia e Slovenia, per non parlare dell’occupazione nazista dal ’43 al ’45.
È giusto ricordare tanto la Shoah quanto le foibe, ma si tratta di due eventi storicamente non sovrapponibili.
Moreno Veschi