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"Evitare vie Bidonville, via i centri di raccolta della spazzatura fra le mura cittadine"

Materiale per il porta a porta a Lerici

La rivoluzione del porta a porta è arrivata ma non tutti si vogliono adeguare. Se da una parte i cittadini residenti tra le mura cittadine hanno dovuto fare i conti con la coabitazione dei vari mastelli, non pare questo sia possibile per le attività commerciali. Padova, Modena e il centro storico di Roma gestiscono la raccolta dei rifiuti con l’esposizione dei bidoni nelle ore notturne, invece a Sarzana fin dal primo momento i bidoni delle attività commerciali sono stati messi in strada senza che nessuno dicesse nulla. Il servizio gestito da Acam in centro città funziona bene, i ritiri sono puntuali e sono veramente pochi i casi nei quali si deve registrare qualche problema che in giornata viene quasi sempre risolto.

Le uniche critiche mosse, proprio dai commercianti sono state, sull’esposizione non tanto dei loro bidoni da 120 litri ma contro i piccoli mastelli dei cittadini. Alcune strade cittadine come via Cigala sono addirittura state oggetto di nuove intitolazioni, qualche buontempone ha affisso un cartello definendola “Via Bidonville”, nome abbastanza attinente visto che li stazionano non meno di una decina di bidoni da 120 litri uno in fila all’altro ma mai nessuno è intervenuto.

Lo sapevamo tutti ch con l’avvento del porta a porta ci sarebbero state difficoltà ma io ritengo che siano state risolte sempre in modo efficace; ora però la barra deve essere tenuta dritta. Non è accettabile che si mettano centri di raccolta della spazzatura tra le mura cittadine, ne abbiamo avuto abbastanza con i furgoncini porter straboccanti di spazzatura che dominavano le più belle piazze della città e che finalmente questa Amministrazione ha rispedito nei piazzali di Acam. Per aumentare il decoro del centro cittadino a partire dal mese di giugno si chiederà ai cittadini un altro sacrificio fortemente richiesto proprio dai gestori delle attività commerciali, quello di scendere all’alba per depositare i mastelli, e allora il messaggio deve essere chiaro; che ognuno contribuisca al decoro della città senza scorciatoie e che i sacrifici siano divisi da tutti; tra chi ci abita e chi ci lavora. Sarzana non si merita un nuovo degrado dei bidoni 2.0, orribili centri di raccolta dei rifiuti, casupole puzzolenti che, quelle si, sarebbero solo un richiamo per i topi che magari andrebbero a ridegradare zone che con estrema fatica si è cercato di riqualificare; vedi l’area Cabano.

Consigliere della Consulta del Centro Storico
Massimiliano Giampedroni.