- Il fatto che, nel 2019, una senatrice a vita della nostra Repubblica sia costretta a vivere sotto scorta mi fa semplicemente orrore e mi rende molto poco orgoglioso del mio paese. Premesso che le forze politiche hanno tutto il diritto di votare pro o contro l'istituzione di una commissione parlamentare. Premesso che non illegalizzerei mai le idee politiche, le opinioni altrui anche quando queste fossero estreme e antidemocratiche.
Premesso che non mi accodo a certe reazioni isteriche di fronte a fenomeni quali il sovranismo, che credo vada sconfitto con la forza delle idee e con la pratica della buona politica. Premesso che non ho mai usato il termine fascista per squalificare in partenza idee e valori opposti ai miei.
Premesso tutto questo, credo che minimizzare il fatto inaudito che una persona “colpevole” di essere ebrea e di esser sopravvissuta ad un lager sia oggi costretta a temere per la propria incolumità sia un atto inammissibile. E rimanere silenti, in questi casi, è sempre sinonimo di complicità. La nostra formazione politica non è presente in consiglio comunale, per questo chiediamo pubblicamente a mezzo stampa al nostro sindaco (che si è meritoriamente espresso da poco sulla vicenda) e alla giunta, al Presidente del Consiglio Comunale e a tutte le forze politiche presenti di avviare una seria e puntuale discussione riguardo a questo abominio. La Spezia, tramite tutte le sue istituzioni, deve far sentire la propria voce.
La Spezia non deve disonorare la propria storia.
Diego Del Prato
Coordinatore +Europa+Spezia-Riformisti