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Guerra al bracconaggio, in Appennino arrivano i cani Alma e Loba

Anti bracconaggio in Appennino

Il Corpo Forestale dello Stato, ora Comando Unità per la Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare dei Carabinieri, si sta dotando in tutta Italia di agenti a quattro zampe e anche al Parco nazionale dell’Appennino tosco emiliano ne sono arrivati due grazie al Progetto LIFE M.I.R.CO!

Si chiamano Alma e Loba, sono rispettivamente un Labrador e un Pastore Tedesco, e affiancheranno gli agenti dei Carabinieri nella lotta all’avvelenamento della fauna selvatica, una delle forme più subdole di bracconaggio, vera piaga soprattutto in alcune aree appenniniche. I cani antiveleno sono in grado di fiutare esche, bocconi, carcasse e tutto quanto può essere pensato per avvelenare lupi, orsi, volpi, tassi ma anche cani e gatti e più in generale tutti quegli animali la cui dieta è a base di carne o onnivora. Un prezioso contributo per la bonifica del territorio e avviare le indagini per perseguire i colpevoli.
Sarebbe bello se ogni Stazione dei Carabinieri Forestali in Italia si potesse dotare di questi cani, nell’attesa il Parco nazionale e i suoi agenti mettono a disposizione Alma e Loba anche al di fuori dei propri confini amministrativi, per intervenire laddove siano segnalati episodi di avvelenamento certo o presunto.
A questo proposito il Parco la collaborazione di tutti, semplici cittadini, associazioni agricole, venatorie e ambientaliste, escursionisti e sportivi per denunciare fatti inerenti o richiedere una ispezione!

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