Liguria - Vertice tra le forze della confermata maggioranza regionale ieri pomeriggio a Genova. La sanità, almeno per i prossimi mesi, con ogni probabilità e unanime consenso sarà cosa del presidente Toti, pronto quindi ad affrontare la pandemia tenendo tra le mani la materia che nella passata giunta è stata ambito dell'ex assessore leghista Viale, non rieletta e fuori dai radar. Al summit, oltre al presidente Toti, c'erano il segretario regionale e deputato della Lega Rixi, il senatore del Carroccio Bruzzone, il commissario regionale di Fratelli d'Italia Matteo Rosso e il delegato alle elezioni di FdI Michele Scandroglio, il coordinatore ligure di Forza Italia Carlo Bagnasco, il presidente di Liguria Popolare Andrea Costa, il coordinatore della Lista Cambiamo e sindaco di Porto Venere Matteo Cozzani. Lunedì prossimo nuova riunione per proseguire il lavoro sulla composizione della giunta. Secondo i rumor, come riferisce Ansa, Cambiamo potrebbe rinunciare a uno dei tre assessori a cui avrebbe diritto visto il grasso 22 per cento incassato, barattandone uno con la presidenza del consiglio regionale, che andrebbe all'assessore uscente alla Cultura, Ilaria Cavo: sarebbe la prima volta per una donna. Questo consentirebbe a Fratelli d'Italia di passare da uno a due assessori: pare scontata la conferma di Berrino, da vedere chi potrà affiancarlo. La Lega va verso i tre assessori – e vorrebbe la vice presidenza, come nella passata legislatura -, uno dei quali potrebbe essere l'uscente Benveduti. Chissà che per gli altri non si peschi nella giunta comunale spezzina. Verso una conferma che pare pura formalità l'assessore uscente Giampedrone – e sempre in quota arancione dovrebbe restare in giunta Scajola -, mentre, anche sulla scorta di un risultato elettorale sottotono, rischiano l'esclusione dalle leve del governo Liguria popolare e Forza Italia, che hanno corso in ticket lo scorso settembre.