Liguria - “Come mai in Liguria non è stato incluso, nella Fase 1 della vaccinazione anti Covid-19, personale socio sanitario quali odontoiatri, odontotecnici, assistenti di studio, farmacisti, biologi, membri di associazioni di volontariato che si occupano di assistenza sociosanitaria?”. Lo ha chiesto stamani il consigliere regionale Fabio Tosi (M5S) con un'interpellanza, segnalando che “regioni come la Puglia hanno coinvolto le figure menzionate. Come mai tanta rigidità in merito alle indicazioni ministeriali?”. La replica del presidente e assessore alla Sanità, Giovanni Toti: “Provo un po' di imbarazzo per questa interpellanza. Non so dire perché altre regioni non abbiano seguito il piano stabilito dal ministro Speranza, dal Parlamento e dalle indicazioni della struttura commissariale. Ribadisco per la terza volta – sta diventando un filo noioso – che il piano vaccinale del governo italiano è stato elaborato da ministero, struttura commissariale, Iss, Agenas, Aifa, insomma dall'intero mondo della sanità, e sulla base di evidenze scientifiche. Il documento è stato recepito da tutte le regioni. Io, che non ero un partigiano del governo, ho condiviso quel piano, redatto su seri principi sanitari e di garanzia. È chiaro che ci sono altre categorie a rischio, lo sanno bene l'Istituto di sanità e il Comitato tecnico scientifico, come anche Regione Liguria: saranno vaccinate nel modo in cui sarà reso noto dall'aggiornamento del piano vaccinale, che spero il ministro voglia presentare al più presto. Un piano evidentemente legato a tipologia e quantità dei vaccini”.
“Regione Liguria si decida una buona volta – il commento a margine del consigliere Tosi, affidato a una nota -: nella precedente legislatura, sembrava che la panacea di tutti i mali fosse l'autonomia regionale. Chiamata a mettere in pratica quanto predicato, la maggioranza ha ancora una volta dimostrato incoerenza, andando a sbattere contro le proprie contraddizioni. Il banco di prova? La prima fase di somministrazione dei vaccini anti Covid-19: come riportato dalla stampa locale lo scorso 25 gennaio, infatti, in Liguria sono stati vaccinati anche gli impiegati amministrativi, degli uffici legali e di altri servizi non strettamente sanitari mentre sono rimasti esclusi invece quasi 20.000 medici e infermieri privati, dentisti, psicologi, psichiatri, farmacisti e fisioterapisti”. Tosi prosegue affermando che “volendo, Regione avrebbe potuto intraprendere determinate scelte come è stato fatto in altre regioni. Penso ad esempio alla Puglia. Ridicolo che in Aula il presidente liquidi la nostra interrogazione dichiarandola imbarazzante e addirittura ripetitiva. Imbarazzati, semmai, lo siamo noi di fronte alla continua melina di una Giunta che si arrampica sugli specchi per giustificare un operato che non possiamo che definire confuso. Perché di questo si tratta: vaccinare ad esempio degli impiegati amministrativi prima dei medici o degli infermieri, a qualunque categoria essi appartengano, dimostra incapacità. La priorità andava data a chi presta cura e non a chi lavora dietro una scrivania o a casa in smart working”.