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Politica

Salvatore (M5S): "Il poltronificio di Toti pagato con le tasche dei cittadini"

Alice Salvatore

“Alcuni giorni fa il Presidente Toti, con la sua consueta sfrontatezza politica, ha annunciato le novità del Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2017. Ci sono soldi per tutto e tutti, evviva, benvenuti nel paese del Bengodi: 29 milioni alle imprese con il Fondo strategico regionale (ma non avrebbe già dovuto finanziarlo?), 20 milioni per la difesa del suolo, l’ambiente e il turismo (ma 1/4 non servono per pagare le sanzioni sulle mancate bonifiche che ha ereditato dal suo compagno del Partito Unico, Burlando?), un milione al Carlo Felice (chissà se è sufficiente a compensare il pacco del conferimento al Teatro lirico del costoso e improduttivo Teatro della Gioventù?)”. Inizia così l’intervento di Alice Salvatore, capogruppo M5S in consiglio regionale, che prosegue: “Poi l’ineffabile Toti ha parlato dei risparmi: raggruppare sotto Filse sia Liguria Ricerche che IRE e riorganizzare completamente Liguria Digitale. I rumors del palazzaccio di piazza De Ferrari dicono che vi sarebbe stato uno scontro in Giunta, ma a noi importa poco. Sappiamo bene cosa significa risparmiare e riorganizzare per uomini insensibili ai problemi dei lavoratori e delle fasce sociali più deboli: vuol dire mettere a repentaglio i posti di lavoro dei dipendenti di queste società e, ancor più, di quelli che hanno contratti a tempo determinato, che sappiamo essere molti in Liguria Ricerche.
Che a Toti dei lavoratori importi assai poco lo ha dimostrato in occasione delle diverse crisi aziendali esplose recentemente in Liguria. Una regione che ha perso 500 posti di lavoro solo nell’ultimo anno, da Agnesi a Bombardier, a Ericsson. In quest’ultimo caso, in effetti, qualcosa Toti l’ha pure fatta: ha “spedito” Liguria Digitale agli Erzelli, a riempire il “buco” lasciato da Ericsson nelle casse di Ght e ora la vuole riorganizzare. Magari vendendola? Non permetteremo che vengano messi a rischio i posti dei dipendenti di queste società. Non lasceremo che Toti usi il bilancio pubblico regionale come arma politica e come strumento di propaganda sulla pelle di lavoratori e cittadini. Se il governatore ha bisogno di fondi perché vuole farsi propaganda o coprire il deficit sanitario lo faccia in altro modo, magari tagliando un po’ di direttori generali e interrompendo la produzione del suo poltronificio”.

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