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Rossetti e Lunardon: "Crollo turismo inarrestabile, Berrino cambi strategia"

Berrino risponde: "Maggio anomalo. Come Regione abbiamo adottato tutte le contromisure".

Turisti sul Molo Garibaldi

“Il turismo a Genova e in Liguria è in caduta. Dopo anni di crescita costante, le presenze sul nostro territorio stanno via via calando, trasformando le lunghe permanenze in visite mordi e fuggi e facendo collezionare alla nostra regione preoccupanti indici negativi sul fronte delle presenze”. Lo scrivono in una nota consiglieri regionali del Pd ligure Giovanni Lunardon e Pippo Rossetti.
“A confermarlo è lo stesso osservatorio turistico regionale – proseguono nella nota -, secondo cui, a maggio, gli arrivi in Liguria sono crollati del 12% e le presenze hanno registrato un meno 15,45% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Per l’intero 2019 parliamo di un meno 5,56% (a Genova si arriva addirittura a meno 7%). Ad abbandonare la Liguria sono soprattutto gli stranieri (meno 20%)”.
“E a questo punto ci chiediamo – proseguono – se non sia il caso che l’assessore Berrino, che ha la delega al turismo, non pensi a un cambio di strategia, visto che, evidentemente, i tappeti rossi o gli spazi pubblicitari comprati su giornali internazionali – salvo poi usare foto di altre regioni per pubblicizzare la Liguria – non bastano ad attrarre turisti e visitatori. Forse servirebbe qualche idea nuova e magari una programmazione con un respiro più ampio. Altrimenti rischiamo che un nuovo motore di sviluppo per la Liguria come era (e dovrebbe essere ancora oggi) il turismo diventi un tallone d’Achille”.
“Naturalmente l’assessore Berrino – concludono – ,come ha fatto anche con i Centri per l’impiego, dove si ostina a non voler stabilizzare i precari, dirà che è colpa di chi c’era prima. Ma la realtà è difficile da smentire e da nascondere. Fino a pochi anni fa la Liguria era una delle regioni italiane che cresceva di più sul fronte turistico, grazie al traino delle sue riviere e del capoluogo. Oggi, grazie alla cura Toti-Berrino, ci troviamo a fare i conti con una fitta serie di indicatori negativi e un calo delle presenze che appare inarrestabile”.

Non è tardata la risposta da parte dell’assessore Berrino. In una sua nota si legge: “Maggio è stato un mese molto difficile, ma anomalo: non si possono fare proiezioni catastrofiste sull’andamento del turismo in Liguria a partire da quel dato. Anche la polemica di oggi è solo una polemica politica”.
“Ciò che è accaduto nel 2018 – continua Berrino – ha avuto una ricaduta negativa in tutto il mondo e, nonostante ciò, il turismo in Liguria è rimasto competitivo. Siamo certi, come Regione, di aver preso le contromisure e le iniziative giuste, non di facciata o di immagine ma di sostanza: la presenza in Europa negli eventi e nelle fiere di settore, la lotta all’evasione sulle case in affitto a uso turistico, l’aiuto agli operatori con il patto per il turismo. I risultati, al di là di una situazione eccezionale come quella registrata a maggio, si vedono, e i numeri sul lungo periodo lo confermano: dal 2015 il segno è ancora positivo, nonostante tutto quello che è successo. Il raffronto 2019 su 2015 evidenzia un + 3,57% di arrivi e un + 2,59% di presenze”. “Per quanto riguarda la stabilizzazione dei precari nei centri per l’impiego – conclude Berrino – ripetiamo ciò che abbiamo già detto in altre occasioni: la nostra volontà politica è stabilizzare tutti non appena ci saranno gli strumenti giuridici per farlo. Attendiamo per questo l’interpretazione autentica dalla Conferenza Stato Regioni”.

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