LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto
Politica

Pd: "Liguria si ispira al fallimentare modello lombardo"

Camice

Intervento del gruppo Pd in Regione Liguria

Alla luce dell’emergenza sanitaria Covid-19 spicca un dato chiaro: reggono meglio i modelli sanitari in cui il pubblico è più forte, il privato agisce a sua integrazione e non in sua sostituzione e i servizi territoriali sono capillari e ben strutturati. Lo ha detto recentemente anche Walter Ricciardi, consulente del ministero della Salute e rappresentante dell’Oms. Il Coronavirus, secondo Ricciardi, ha reso palese il fallimento della sanità lombarda: un sistema dove vi è un’ospedalizzazione forte, ma una riduzione dell’attività territoriale. Regioni come Emilia Romagna, Toscana e Veneto (e quindi guidate da maggioranze di vario colore politico) hanno risposto meglio perché hanno saputo bilanciare questi due elementi: ospedale e territorio. La Liguria di Toti naturalmente ha preso a modello Lombardia, puntando su una forte privatizzazione e trascurando i servizi territoriali. Abbiamo imboccato la strada sbagliata. E prima si torna indietro – come suggerisce anche il vicesegretario nazionale del PD Andrea Orlando – meglio è.

Che l’attuale gestione della sanità ligure sia del tutto inadeguata lo sostiene anche la Corte dei Conti. Ieri, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, il procuratore regionale Claudio Mori, nella sua relazione annuale, ha ribadito le criticità espresse nel 2019 sulle politiche sanitarie della Giunta Toti. La Liguria, ha detto Mori, è all’ultimo posto fra le Regioni del Nord Italia ed eroga un servizio sanitario a costi elevati e con un livello di qualità medio-bassa. Inoltre la mobilità sanitaria extraregionale, che è un problema atavico, negli ultimi 5 anni è aumentata drasticamente e oggi ci costa 50 milioni di euro l’anno. Anche la spesa farmaceutica, che con la passata amministrazione di centrosinistra era stata contenuta molto, diventando un modello virtuoso, oggi, con la cura Toti-Viale che ha introdotto l’obbligatorietà dalla distribuzione in farmacia dei medicinali salvavita, è finita fuori controllo, sfondando del 14%.

Più informazioni