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Politica

Pastorino: "Merito nostro se Mai fornisce dati certi per i fondi destinati all’agricoltura"

La sala del consiglio regionale della Regione Liguria

Presentata stamane in consiglio regionale l’interrogazione di Rete a Sinistra / LiberaMente Liguria circa lo stato di avanzamento dell’attribuzione dei fondi PSR 2014/2020 ad agricoltori e allevatori della Liguria. Assiste alla discussione una nutrita delegazione di operatori del settore, allarmati dal rischio-restituzione di oltre 18 milioni all’Europa entro il prossimo anno, qualora i finanziamenti non fossero assegnati.
“Una storia che ha dell’incredibile: la Liguria risulta essere l’ultima regione in Italia per attribuzione dei fondi. Solo il 2,66% del PSR è stato erogato alle imprese, a fronte di un programma da 314 milioni di Euro: la regione è inadempiente e il rischio di dover restituire somme considerevoli si fa sempre più concreto – dichiara il capogruppo di Rete a Sinistra / LiberaMente Liguria Gianni Pastorino, promotore dell’interrogazione -. Una vicenda che parte da Ministero e dal fallimento di AGEA, il sistema informatico di gestione dei bandi, ma che individua gravi responsabilità anche in regione, visto che in 2 anni l’assessore Mai non ha saputo trovare una soluzione alternativa. Solo di recente, infatti, la Liguria si è affidata al sistema informatico di Regione Marche: buon segno, ma non basta. Ora servono le graduatorie per le domande già presentate, e poi che arrivino i soldi”.
“La discussione della nostra interrogazione ha evidenziato i limiti dell’azione regionale, ma ha anche obbligato l’assessorato a fornire dati certi sulle tempistiche e ad assumersi impegni vincolanti. Ora sappiamo che 50 milioni saranno sbloccati entro quest’anno, mentre una seconda tranche arriverà a fine febbraio 2018. Un totale di 80 milioni. Verificheremo accuratamente che tutto ciò avvenga, già a partire da inizio anno – conclude Pastorino -. Ci riteniamo soddisfatti, ma lascia perplessi che oggi Mai abbia confermato parola per parola le analisi e le richieste che gli abbiamo proposto. Se era già dello nostro stesso avviso, perché non ha risposto prima con i fatti? Perché non ha risolto per tempo una situazione che ancora oggi tiene nell’angoscia migliaia di aziende locali?”.

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