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Politica

M5S: "Toti utilizza i soldi dei liguri per fare autopromozione"

Lo stand per la taggiasca a Rimini

“70mila euro versati da Liguria Digitale per promuovere l’oliva taggiasca al Meeting di Comunione e Liberazione a Rimini. Ancora una volta Toti utilizza la società partecipata che dovrebbe occuparsi di informatizzazione digitale come bancomat per iniziative di marketing e promozione territoriale. Il tutto, ovviamente, ancora una volta coi soldi dei liguri e, per di più, all’interno di una manifestazione che, oltre a non avere nulla di istituzionale, si occupa di tutto meno che di olivicoltura”. Lo dichiarano in una nota Alice Salvatore e Fabio Tosi, portavoce MoVimento 5 Stelle in Regione Liguria.
“Già nella giornata di oggi – proseguono – abbiamo depositato un’interpellanza urgente per chiedere a Toti di fare chiarezza sulla vicenda e spiegare i contorni di un’operazione dai costi anomali per un ente come la Regione Liguria. Ben venga la promozione del territorio e delle sue eccellenze, ma ci chiediamo (e chiediamo a Toti): cosa c’entra l’oliva taggiasca con il meeting di Cl? È evidente che Toti non mirasse certo alla promozione dell’eccellenze liguri. E allora qual era il vero scopo del governatore? Forse fare un favore a una lobby tradizionalmente potente in Italia di cui chiedere conto a tempo debito? E, in questo caso, chi avrebbe da guadagnarci? Non certo la Regione Liguria, utilizzata ancora una volta come strumento della campagna di promozione permanente di Toti a livello nazionale, sacrificata sull’altare di interessi che nulla hanno a che vedere col nostro territorio e meno che mai con le esigenze dei liguri. Senza contare i tanti, troppi, punti oscuri presenti nel bando, dove non vengono minimamente riportate le voci legate all’allestimento e, soprattutto, alla metratura dello stand, che dovrebbero determinarne il costo.
Dopo il caso del Red carpet, denunciato a giugno dal MoVimento 5 Stelle, e il caro-tour di Del Debbio, Toti continua a spendere e spandere soldi pubblici a suo piacimento, attraverso forme e canali a dir poco inopportuni (vedi Liguria Digitale). Ormai l’obiettivo di Toti è fin troppo chiaro: utilizzare le risorse pubbliche dell’istituzione che dovrebbe rivestire per conto dei liguri, per promuovere se stesso e accreditarsi come leader nazionale. Ma questa volta il governatore ha fatto male i conti”.

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