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Politica

La Corte dei conti boccia la sanità ligure: il PD attacca e Toti risponde

Toti al Sant'Andrea

“La parifica di bilancio della Corte dei Conti della Liguria certifica il fallimento della Giunta Toti”. Così il gruppo PD in Regione commenta le parole del procuratore regionale della Corte dei Conti della Liguria che ha sottolineato oggi come la sanità Ligure abbia il peggior disavanzo del paese, pari a 64 milioni di euro, dopo il Molise. “Un disastro durato cinque anni, nel corso de quali la sanità della nostra regione è stata fatta a pezzi. Nonostante le promesse del presidente Toti a inizio legislatura il disavanzo non verrà azzerato nel 2020. Ma, secondo la stessa Giunta, questo traguardo non verrà raggiunto nemmeno nei prossimi due anni, tanto da meritarci il poco invidiabile primato di peggior disavanzo d’Italia, dopo il Molise. Quando denunciavamo la spesa sanitaria fuori controllo, il commissario straordinario di Alisa Locatelli diceva che era tutto sotto controllo. Ora la Corte dei Conti certifica che non era vero e che avevamo ragione noi. Anzi i magistrati contabili mettono in dubbio anche il ruolo della stessa Alisa, che avrebbe dovuto essere un elemento di efficienza del sistema e invece è stata parte significativa del problema. Le fughe in questi cinque anni sono lievitate. La Liguria continua a pagare dazio alle altre regioni e ogni anno spendiamo sempre più soldi. Nel 2019 abbiamo speso 18 milioni di euro in più dell’anno precedente, per un totale di 71 milioni. Purtroppo raccogliamo i frutti di anni tagli al personale, riduzione dei servizi e abbandono del territorio. Toti e Viale hanno mortificato la sanità ligure”.

“Siamo di fronte a giudizi della Procura della Corte dei Conti che non possiamo condividere e non comprendiamo con quale metodo siano stati elaborati. Sentir parlare di livello qualitativo medio-basso della nostra sanità, considerato anche lo sforzo e i risultati ottenuti durante emergenza Covid, francamente ci lascia perplessi”. Il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti replica alle osservazioni della Procura regionale della Corte dei conti espresse nel corso del giudizio di parifica. “C’è da tenere conto – aggiunge Toti – che il giudizio di parifica, e in generale l’attività della corte, si muove sempre, e i giudici dovrebbero tenerlo ben presente, in uno dei gangli più delicati dell’equilibrio dei poteri in tutti le democrazie, cioè tra il principio di legalità e la sovranità che, per l’articolo 1 della Costituzione, appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione, attraverso i suoi rappresentanti. Pertanto, continua a lasciarci perplessi la volontà della Corte, e delle Corti in generale, di esprimere giudizi sulle politiche decise dalle varie amministrazioni, giudizi che eccedono il controllo di mera qualità della spesa”.
“L’operazione IRE – IPS invece è stata portata a termine per potenziare le attività di IRE – aggiunge Toti – e rafforzare il suo ruolo di stazione appaltante e centrale di committenza, più che mai necessaria per la programmazione infrastrutturale in una regione che di infrastrutture ha assoluto bisogno”. “Andando ad analizzare la parte sanitaria – aggiunge l’assessore alla Sanità Sonia Viale – ricordo che la qualità è misurata dal Ministero della Salute con le griglie Lea. Secondo il Ministero nel 2018 siamo stati la seconda miglior regione italiana per progressi della tabella nazionale dei Livelli essenziali di assistenza rispetto all’anno precedente, piazzandosi così al sesto posto a livello nazionale. Penso che il Ministero della Salute abbia strumenti più appropriati per valutare la qualità in sanità rispetto a quelli della Corte dei Conti. Sulla tenuta dei bilanci è certamente importante che la sanità contenga il disavanzo, ma la cura delle persone ma non può essere una semplice attività ragionieristica: togliere posti letto e chiudere ospedali può far quadrare i conti, ma significa togliere servizi. La nostra scelta politica è stata quella di non chiudere neppure un ospedale e fare innovazione tecnologica. Anche per quel che riguarda i rilievi sui dati economici non possiamo non rilevare che il trend relativo ai disavanzi sia in discesa attestandosi sul consuntivo 2019 su un valore pari a 53 milioni di euro in riduzione rispetto al valore del 4° trimestre 2019”.
“Andando più nel dettaglio – aggiunge l’assessore Viale – sul fronte della distribuzione dei farmaci salvavita in nome e per conto nelle farmacie territoriali, finalmente la vicenda esce dalle criticità segnalate per essere riconosciuto che i risultati sono conformi agli obiettivi, cioè di far avvicinare i servizi ai cittadini, in questo caso con la distribuzione dei farmaci salvavita nelle farmacie territoriali”.

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