LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto
Politica

Della Bianca: "Il bilancio non è una pratica da licenziare a cuor leggero"

Palazzo della Regione Liguria

“Sull’atto principale della politica regionale quale è il bilancio, devono essere resi noti tutti gli atti. Per questo è necessario non licenziare in modo superficiale e sbrigativo tale pratica, che potrebbe costare cara ai cittadini liguri”. Lo dice Raffaella Della Bianca.
“Ieri nel corso della II Commissione – spiega Della Bianca -, l’assessore Rossetti ha proseguito la discussione del bilancio. È inaccettabile che ai commissari presenti, non siano state fornite le motivazioni scritte per cui la Corte dei Conti sezione unite di Roma ha respinto il ricorso di Regione Liguria, giudicandolo inammissibile”.

La consigliera ricorda che la Giunta, lo scorso luglio, aveva rinviato la discussione in sede consigliare sull’assestamento 2014 e del consuntivo 2013 perché aspettava il parere della Corte dei Conti a sezioni unite di Roma. “Mancano le risposte che hanno dato i Ministri alle domande della Giunta rispetto alla cancellazione dei residui del bilancio – dice Della Bianca -. In questo modo viene meno la trasparenza dell’atto più importante dell’Ente Regione: il bilancio. Non si può far finta di niente e martedì prossimo, in occasione della seduta del consiglio, votare il consuntivo e l’assestamento come se nulla fosse successo”.

Della Bianca pretende che si apra un dibattito politico a fronte dei documenti che devono essere resi noti per la trasparenza di tutti gli atti. “La Giunta accoglie solo in minima parte le prescrizioni della Corte dei Conti – aggiunge la consigliera -. Oltre alle motivazioni deve informare il consiglio delle domande e delle risposte che Regione Liguria ha fatto ai vari Ministri per sapere da dove vengano tolti i 7 milioni e 700 mila euro di crediti non riconosciuti e i 6,1 milioni che saranno abbandonati. Il rischio, come più volte denunciato, è che a pagare i pasticci della Giunta Burlando siano i cittadini liguri con i rincari delle addizionali regionali quali Irap e Irpef”.

Più informazioni