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Politica

"Religione non detta regole a sanità": così oggi in consiglio dopo il ‘caso Lodi’

Centrodestra compatto sulla mozione del consigliere Matteo Rosso (Fratelli d'Italia).

Burqa

Con 16 voti a favore (maggioranza di centro destra), 9 contrari (Pd, Mov5Stelle e Rete a Sinistra&liberaMENTE Liguria) è stata approvata la mozione, presentata da Matteo Rosso (FdI) che impegna la giunta a garantire che negli ospedali liguri “la sanità sarà sempre conforme alle linee guida nazionali e non alle richieste dettate dal credo religioso dei pazienti”. Il consigliere ha rilevato che nell’ospedale di Lodi il primario di Chirurgia plastica ha richiesto alla direzione un nuovo “protocollo” per le donne di religione islamica: la proposta di protocollo prevederebbe di non utilizzare membrane di origine suina ma equina per le protesi e la presenza di solo personale sanitario femminile per le pazienti musulmane. Secondo Rosso, adottando il documento si attuerebbe “una discriminazione verso il personale maschile: le attenzioni alle esigenze delle pazienti non devono essere secondo il credo religioso, ma secondo le reali necessità di cura”.
L’assessore alla sanità Sonia Viale ha espresso parere favorevole condividendo la posizione del consigliere.
Nel dibattito sono intervenuti Francesco Battistini (Rete a Sinistra&liberaMENTE Liguria), Andrea Melis e Marco De Ferrari del Mov5Stelle, Luca Garibaldi, Sergio Rossetti, Valter Ferrando e Giovanni Lunardon del Pd, Angelo Vaccarezza (FI).
Respinta una proposta di emendamento presentata da Battistini e la richiesta di rinvio in Commissione avanza da Melis.

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