Liguria - Che Natale sarà? Ad un mese esatto dal giorno che più di ogni altra cosa riesce ad unire le famiglie, siamo naturalmente a domandarci che cosa si potrà e che cosa non si potrà fare. Per tanti esuli quello delle festività natalizie è l'unico momento dell'anno in cui è possibile rivedere i propri cari, divisi magari da migliaia di chilometri di distanza. E la nostra regione sarà aperta ai turisti? De Ferrari propenderebbe per questa opportunità anche se il settore dell'accoglienza in un periodo dell'anno non certo ottimale, non si attende chissà quali numeri. E poi bisogna "guadagnarsela", eventualmente, questa possibilità: contribuendo coi comportamenti all'abbassamento della curva epidemiologica che permetterebbe una derubricazione della zona arancione. Andando in "zona gialla" potrebbero, ad esempio, essere ripristinati gli spostamenti extracomunali. Per ora c'è il desiderio di Toti che ha già detto che l’apertura dei confini regionali "non inciderà molto sulla ripresa della pandemia dal momento che tutti gli Rt, anche se noi siamo più bassi dei nostri vicini, si stanno andando uniformando verso il basso. Immaginiamo che, quando ci sarà l’apertura, l’Rt delle regioni confinanti, da cui arriva il flusso più corposo nelle feste, sia sostanzialmente diverso da quello attuale”.
È chiaro che se una regione resterà rossa non si potrà uscire, ma se molte, come spero, dovessero tornare in giallo, da lì ci si potrà muovere. E per coloro i quali volessero raggiungere la propria seconda casa? "Non credo che spostarmi nella casa al mare o in montagna, seguendo le stesse limitazioni che avrei in città possa fare in qualche modo una differenza. Poi, soprattutto se la casa è di proprietà, continuo a pagarci le imposte, a versare Imu e Tari, non è giusto non poterne fruire”. A proposito di seconde case, Vincenzo Nasini, presidente Federazione Confedilizia Liguria, sottolinea che la Liguria è un caso nazionale visto e considerato l'alto numero di abitazioni di quel genere. "Problemi per chi ne ha la proprietà ma anche per chi le affitta: si stanno moltiplicando i casi di prenotazioni con clausole a favore dell’affittuario nel caso in di disdette all’ultimo momento. Accordi giusti, ma gettano il settore ancora di più nell’incertezza. Anche per questo bisognerebbe permettere ad affittuari e clienti di andare nelle zone di vacanza e lì di attenersi alle norme di prudenza che seguirebbero a casa propria”.