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Autostrade e traffico

Ghini, Uil: "Liguria ostaggio dell’incapacità organizzativa e del profitto"

Mario Ghini

La ripresa è sicuramente un momento complicato e delicatissimo per una regione come la Liguria che da anni sta pagando una grave carenza di infrastrutture: questa bellissima regione ha bisogno di far ripartire tutte le attività e economiche e produttive nel minor tempo possibile e, ovviamente, quello che sta accadendo in questi giorni va in un’altra direzione. È palese che esista un serio problema sulla rete autostradale, ma sarebbe sbagliato pensare che la colpa sia solo di un gestore, vorrei ricordare che tutta la Liguria è ostaggio dell’incapacità organizzativa e del profitto da parte di tutti i gestori della rete nella nostra regione, basti pensare ai mesi a corsia unica della tratta La Spezia – Sestri Levante, dovuta solo a ritardi per la messa a norma delle gallerie e non solo a problemi di sicurezza.
Ma non possiamo dimenticare un altro servizio che potrebbe aiutare a ridurre l’impatto delle inefficienze: il treno. Come mai a distanza di una settimana dalla riapertura della mobilità tra regioni il servizio ferroviario in Liguria è ancora fermo al palo? Pochi Intercity e Frecce sono apparsi sugli orari di Trenitalia, però in questi giorni ci premuniamo di far sapere che per il turismo ci sarà un Freccia rossa 1000, quanto di più tecnologico ed efficiente può mettere a disposizione Trenitalia per la popolazione, ma con un unico risultato: i cittadini pagheranno salatissimo un servizio che, per ovvie carenze infrastrutturali, avrà tempi di percorrenza al pari di un Intercity, alla faccia del rendere un favore ai cittadini.
Non sarebbe più utile che la politica tutta – da destra a sinistra – senza demagogia e senza ricercare la primogenitura di chi l’ha detto prima, cominciasse a rimboccarsi le maniche e facesse ciò di cui i liguri hanno bisogno? Avere autostrade percorribili senza code interminabili, avere treni che permettano di muoversi avendo anche la possibilità di scegliere orari e costi più consoni alle necessità non sembrano obiettivi così impossibili.
Se davvero si riuscisse a fare sistema su questi temi, remando tutti insieme nella stessa direzione, sicuramente i liguri vivrebbero meglio la quotidianità e, probabilmente, si potrebbe davvero uscire prima dalle difficoltà ricercando quella ripresa che potrebbe rappresentare quel salto di qualità per un territorio che subisce la perenne campagna elettorale e che è lasciato in balia di eventi che non permettono una ripresa adeguata.

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