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Economia

Cuochi in piazza: "Non si può sapere un giorno prima se si può aprire o meno un locale"

palazzo regione

Sono scesi in piazza per far sentire la loro voce, per chiedere strategie chiare che possano permettere anche alle loro aziende di continuare a vivere. I ristoratori e i cuochi genovesi e liguri hanno dato vita, questa mattina, a una manifestazione sotto la Regione Liguria per chiedere soprattutto rispetto. Lo riferisce l’Ansa (leggi qui).

“Non è possibile sapere una giornata prima se si può aprire o no un locale – sottolinea sempre all’Ansa il presidente dell’Unione Regionale Cuochi, Alessandro Dentone -. Questo disordine crea un forte disagio perché organizzare una riapertura non è così facile. E poi ora che la gente aveva iniziato a prendere l’abitudine ad andare a pranzo al ristorante ci troviamo di nuovo di fronte alle chiusure nel week end, non ha senso”. “Siano stufi di essere trattati come gli untori di Italia – aggiunge Enrico Vinelli, uno dei ristoratori che hanno organizzato la protesta – vogliamo sicurezze e chiediamo strategie. Non è possibile essere trattati come interruttori che si aprono e si chiudono in continuazione, siamo aziende che devono programmare, comprare merce, e non è possibile gestire le cose in questo modo. Siamo venuti in Piazza De Ferrari perché è un luogo simbolo della città”. C’è poi il problema dei ristori che per alcune imprese, quelle nate nel 2019, che non hanno potuto accedere. “Noi siamo un’azienda di catering – spiega Dentone – ma non avendo storico nel 2018 non siamo stati calcolati, e nella nostra situazione ci sono migliaia di aziende in tutta Italia”.

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