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Economia

Balneari, passa la legge ‘anti Bolkestein’. Sorridono le associazioni

Rixi: "Lega nord da sempre contro direttiva". Berrino: "Legittime garanzie per nostri imprenditori".

La spiaggia di San Terenzo, 13 maggio 2017

Il consiglio regionale ha approvato all’unanimità la proposta di legge 156 per la qualificazione e la tutela delle imprese balneari. Con questo testo normativo la Regione prevede una disciplina specifica per il rilascio delle concessioni e l’individuazione di aree demaniali marittime destinate a tali imprese e i Comuni nella redazione del progetto di utilizzo delle aree demaniali marittime individuano le aree destinate alle imprese che soddisfano i requisiti definiti in questa legge. La Regione attiva azioni di promozione per inserire le imprese balneari liguri nel sistema turistico regionale promuovendo un marchio di qualità. Vengono definiti i criteri di valutazione del valore aziendale dell’impresa balneare che deve basarsi sulla perizia giurata redatta da un tecnico.

Secondo l’assessore regionale allo sviluppo economico Edoardo Rixi, segretario regionale della Lega nord, con questa legge “la Liguria si candida come Regione apripista nella tutela delle imprese balneari, delle peculiarità di piccoli imprenditori che hanno investito e investono molto in termini economici e di promozione del nostro territorio. Ci aspettiamo che anche altre regioni seguano il nostro esempio e abbiano il nostro stesso coraggio nel difendere questo settore. Come Lega siamo stati l’unico movimento politico a essersi schierato sempre contro la folle direttiva Bolkestein, in ogni sede istituzionale. Quando saremo al governo del Paese porteremo avanti la proposta ligure a livello istituzionale. Le imprese balneari, che sono in Liguria sono rappresentate da 20mila operatori, sono un asset strategico per l’economia dei nostri territori. Un Paese come il nostro, con oltre 7mila chilometri di costa, deve valorizzare le proprie imprese balneari e non penalizzarle in virtù di qualche bislacca idea partorita nelle segrete stanze di Bruxelles. Solo il Movimento cinque stelle sembra non capire l’importanza della tutela di questo settore strategico per la nostra economia: il voto dei Cinque stelle contro i provvedimenti in aula dimostrano quanto il partito di Grillo ormai sia schiavo dei burocrati di Bruxelles”.

“Il provvedimento varato oggi dal consiglio regionale è l’atto finale di un lungo percorso che questa giunta regionale ha intrapreso e su cui si è fortemente impegnata per la difesa di un settore strategico per il turismo ligure. Siamo pertanto soddisfatti per questa importante vittoria ottenuta a fianco delle imprese balneari”. Questo invece lo dichiara l’assessore regionale al turismo Gianni Berrino. “Il turismo balneare – commenta l’esponente di Fratelli d’Italia- anche nell’ottica della destagionalizzazione, rappresenta il cardine dell’offerta della nostra regione e, nei mesi estivi, continua a rimanere il punto di forza della nostra offerta con ricadute importanti in termini di occupazione diretta e indiretta. Grazie a questa legge approvata dalla Regione Liguria, i nostri imprenditori di settore avranno le legittime garanzie per poter fare investimenti e creare quel volano virtuoso sul territorio in termini economici e di posti di lavoro”.

“Le leggi, approvate oggi in consiglio regionale con una larga condivisione, puntano a valorizzare il nostro settore, riconoscendone unicità e tipicità. Ora ci aspettiamo che il parlamento ne tenga conto”. È questo il commento di Gianni Canale, coordinatore Oasi-Confartigianato Liguria, a margine dell’approvazione a larga maggioranza le due proposte di legge riguardanti le imprese balneari liguri.

Due leggi, fortemente sostenute da Oasi Confartigianato Liguria, che puntano, da un lato, a qualificare le imprese della categoria e, dall’altro, a introdurre maggiore chiarezza nel settore. La nuova legge ‘Qualificazione e tutela dell’impresa balneare ligure’ si propone di mettere in campo una serie di azioni per la tutela e la promozione delle imprese, partendo dall’introduzione di una discplina ad hoc, fino alla realizzazione di un marchio di qualità che le qualifichi come realtà radicate nel territorio. La seconda legge, ‘Disciplina delle concessioni demaniali marittime per finalità turistico-ricreative’ porterà maggiore chiarezza al settore nell’ambito della durata delle concessioni demaniali marittime, toccando i procedimenti di selezione, le forme di pubblicità delle procedure di assegnazione, ma anche requisiti di partecipazione, criteri di comparazione delle istanze, di affidamento in gestione e di subingresso.

“Ci fa piacere evidenziare come la Regione Liguria – conclude Canale – stia trainando l’Italia verso un chiaro riconoscimento anche del ruolo fondamentale di aggregazione sociale e di attrazione e coinvolgimento dei turisti del settore balneare. Il nostro sentito ringraziamento va quindi all’assessore regionale Marco Scajola, ai due presidenti di Commissione Angelo Vaccarezza e Stefania Pucciarelli e a tutti i firmatari e votanti le due leggi”.

Plauso anche dai balneatori Cna: “Siamo molto soddisfatti: la Liguria ha dato il buon esempio per la tutela del comparto, – commenta Alessandro Riccomini portavoce balneatori CNA Liguria -, in questi mesi abbiamo avuto molti confronti con ampia discussione e la Regione, dimostrando apertura e disponibilità, ha accolto le nostre richieste. Il principio del legittimo affidamento quale diritto alla continuità aziendale per le attuali imprese balneari è oggi in Liguria una legge a nostra tutela”.
Un risultato importante per l’intero comparto balneare italiano portato a compimento dalla Regione Liguria. CNA Balneatori, nel corso delle audizioni del 4 maggio e 5 ottobre scorso ha sostenuto attraverso delle proprie proposte emendative che, in forza del principio del legittimo affidamento, si introducesse nel testo della legge il diritto alla continuità aziendale delle imprese balneari titolari di concessioni in essere, oltre alla estensione della durata delle concessioni per ulteriori 30 anni.
“Ciascuna di queste imprese ha investito nella propria attività, – aggiunge Angelo Matellini Direttore CNA Liguria -, ha realizzato il proprio lavoro, ha valorizzato la propria azienda e ha capitalizzato nel tempo il valore commerciale e di mercato che ad essa compete, confidando nel regime giuridico vigente, posto in essere da specifiche norme dello Stato italiano. Eventuali aste e procedure comparative non riguarderanno le concessioni in essere ma solo nuove iniziative imprenditoriali su aree ancora disponibili. Così si attua il cosiddetto “doppio binario”.
“Ora con più forza bisogna approdare ad una norma che affermi la continuità aziendale e scongiuri definitivamente gare ed e procedure concorsuali per le attuali imprese. Nel prosieguo dell’esame del testo al Senato ci batteremo per una norma che affermi questo principio richiamato, con il legittimo affidamento, nell’ordine del giorno approvato dalla Camera dei Deputati ed anche con questa legge regionale. – Conclude Matellini. – Questo risultato è frutto anche della forte azione di sistema di CNA, sia a livello nazionale che territoriale”.

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