Liguria - Condanne per tutti, ma inferiori ai due anni. Questo l'epilogo in primo grado per i consiglieri regionali coinvolti nell'inchiesta "Spese pazze" relative alla legislatura del quinquennio compreso tra il 2005 e il 2010. Tra i consiglieri liguri presenti anche due spezzini: Luigi Morgillo e Moreno Veschi, rispettivamente all'epoca esponenti di Forza Italia e del Partito democratico.
Ecco gli imputati e le condanne: Michele Boffa (Pd), 1 anno 7 mesi e dieci giorni, Ezio Chiesa (Pd), un anno cinque mesi e dieci giorni, Luigi Cola (Pd), un anno e otto mesi, Giacomo Conti (Rifondazione comunista), un anno e sette mesi, Gino Garibaldi (Forza Italia), un anno e otto mesi, Antonino Miceli (Pd), un anno cinque mesi e dieci giorni, Cristina Morelli (Verdi), due anni, Luigi Morgillo (Forza Italia), un anno sei mesi e dieci giorni, Minella Mosca (PD), un anno e due mesi, Vincenzo Nesci (Rifondazione comunista), due anni, Pietro Oliva (Forza Italia), un anno sei mesi e dieci giorni, Franco Orsi (Forza Italia), un anno sei mesi e dieci giorni, Gianni Plinio (Alleanza Nazionale oggi casaPound), un anno un mese e venti giorni, Matteo Rosso (Forza Italia oggi Fratelli d’Italia), un anno e un mese, Gabriele Saldo (Forza Italia), un anno quattro mesi, Alessio Saso (Forza Italia), un anno e undici mesi, Carlo Vasconi (verdi), un anno e quattro mesi, Vito Vattuone (Pd), un anno tre mesi e venti giorni, Moreno Veschi (Pd), un anno e un mese.
Le somme contestate sono state confiscate. Secondo l'accusa i consiglieri avrebbero usato soldi pubblici per acquisti personali che hanno incluso dvd, piante, caramelle, brioches, bottiglie di vino e soggiorni in hotel con percorsi benessere.
(fonte: Ansa)