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Cronaca

Mafia in Liguria, Siap: "Servono investimenti su intelligence"

Criminalità

“La sentenza della Corte di Cassazione, che ha finalmente certificato la presenza del “tumore mafioso” sul territorio ligure, conferma che il grido di allarme lanciato dal Siap in questi anni era più che fondato e coerente. Adesso si vada oltre alle parole di circostanza e si facciano i fatti. In Liguria e a Genova serve più personale e risorse economiche per fronteggiare efficacemente questo fenomeno e dare un supporto concreto alle sezioni investigative che si occupano del fenomeno criminale”: lo ha dichiarato Roberto Traverso, Segretario Provinciale Siap Genova.
“I dati sono davvero sconfortanti, è sufficiente pensare alle condizioni nelle quali sono costretti ad operare i colleghi della prima sezione della Squadra Mobile, numeri esigui (meno di 20 unità, il 40% in meno di quelle necessarie) dove gli stessi poliziotti sono costretti ad alternarsi nelle loro funzioni operative. Mancano quindi risorse che vanno dal personale fino ad arrivare ai soldi per poter pagare le missioni sul territorio. Spesso le risorse degli uffici investigativi, sono dirottate a fronteggiare anche le numerose emergenze locali, e chi dirige deve fare i conti proprio con i numeri a propria disposizione”.

“Situazione che il Siap denuncia da anni: in pratica, non essendoci i fondi per pagare i pernottamenti si è costretti a far la spola in giornata da Genova. Una volta esisteva la Criminalpol, adesso inserita nella Prima sezione della Squadra Mobile, e il personale a disposizione per coprire la competenza distrettuale da Massa Carrara a Sanremo, è sempre costretto a fare i conti con le esigue risorse! Poche risorse deputate a fronteggiare un fenomeno in costante e silente crescita. Mesi fa il SIAP ha chiesto una risposta ai parlamentari liguri ma ad oggi non abbiamo colto risposte in grado di scardinare l’immobilismo, che purtroppo, sta favorendo l’inesorabile propagazione di un fenomeno che sino alla sentenza della Corte di Cassazione “qualcuno” continuava a sottovalutare”, ha concluso.

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