Liguria - Da poco più di 60mila a oltre 72mila: crescono i vaccini della prima tornata ligure – e non solo -, questo non perché arriveranno più 'pizzabox' (così nel gergo di settore), ma perché Aifa ha dato nelle scorse ore l'ok alla derivazione non più di cinque, ma di sei dosi da ogni flacone. Intanto domani mattina arriverà in Liguria la seconda tranche, dopo quella simbolica, e sarà distribuita entro le 14.30 nei 14 centri di vaccinazione regionali (nello Spezzino sono il Sant'Andrea e il San Bartolomeo); complessivamente garantirà – sempre in virtù del pronunciamento di Aifa - 18.720 vaccini e non più 15.600, come spiegato dalla dott.ssa Rebesco di Alisa. “Il 31 mattina – ha spiegato stasera in conferenza stampa il presidente Toti – partiranno le vaccinazioni in tutta la Liguria. Dopo i ritardi causati dalla neve, ora la campagna andrà a regime”. La vaccinazione, ricordiamo, per questa prima mandata riguarda una precisa popolazione 'target': operatori della sanità e ospiti delle Rsa.
Intervenuti in conferenza, sempre per Alisa, i professori Grattarola e Ansaldi. Quest'ultimo ha messo in guardia: “L'incidenza del contagio è inferiore al picco ma degna di attenzione. L'Rt è prossimo all'uno, quindi significa che ogni soggetto ne infetta un altro. Negli ultimi giorni c'è stato un incremento dei malati e probabilmente ci stiamo discostando da quell'Rt 0.95 che abbiamo ipotizzato essere l'Rt dell'ultimo mese”. Il dottor Grattarola ha fatto il punto sugli accessi ai pronto soccorsi ("un terzo rispetto ai tempi pre Covid") e ha sottolineato come le terapie intensive regionali, da qualche tempo stabili sui 60-70 letti, "in certi casi riguardano pazienti che sono in terapia intensiva non per il Covid, ma per altre patologie, e il virus è una curiosità microbiologica".