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Scrivono forza italia e rifondazione comunista

Radio Radicale, difesa bipartisan: la politica si schiera

Una radio degli anni Settanta

I consiglieri regionali di Forza Italia Angelo Vaccarezza e Claudio Muzio hanno depositato questa mattina un ordine del giorno con cui chiedono al presidente della Regione, Giovanni Toti, di attivarsi presso il Governo affinché venga prorogato il vigente regime convenzionale, in scadenza a maggio, che consente a Radio Radicale la trasmissione delle sedute dei lavori parlamentari. Il documento presentato oggi, verrà votato in una delle prossime sedute di Consiglio Regionale. “Era inizialmente nostra intenzione – dichiarano i due consiglieri di Forza Italia – chiedere di votare già stamane, in via urgente, l’ordine del giorno. Purtroppo non è stato possibile poiché la messa al voto di proposte urgenti in corso di seduta è ammessa dal Regolamento solo nel caso in cui il documento venga sottoscritto da tutti i gruppi presenti in Consiglio Regionale.

Avendo riscontrato in via informale la mancanza di unanimità, abbiamo deciso di far seguire al nostro ordine del giorno l’iter ordinario. Questo, consentirà una più ampia e articolata discussione in Aula sul tema, non prevista per la procedura d’urgenza”. “Ci auguriamo – proseguono Angelo Vaccarezza e Claudio Muzio- che questo ordine del giorno venga discusso e votato in tempi brevi, di modo che entro il mese di maggio il Consiglio Regionale possa esprimere il suo sostegno a Radio Radicale, sollecitando il Governo a prorogare la convenzione”.

“Questa emittente privata – concludono i due consiglieri regionali – svolge da ormai tanti anni un servizio pubblico, è una vera e propria ‘impresa radiofonica che svolge attività di informazione di interesse generale’, come riconosciuto dalla legge 230 del 1990. Radio Radicale – concludono – è un patrimonio di tutti, che va salvaguardato, perché con la trasmissione delle sedute parlamentari, dei congressi e delle maggiori manifestazioni dei partiti e dei sindacati, dei convegni organizzati dalle associazioni del mondo del lavoro e dell’impresa, delle conferenze stampa, dei più importanti procedimenti giudiziari, ha portato e porta nelle case dei cittadini, senza filtri e senza manipolazioni, ciò che accade nei palazzi della politica e della vita istituzionale italiana”.

Anche il comunista Massimo Lombardi, consigliere comunale di Spezia Bene Comune, ha voluto dire qualcosa a proposito di una radio che ha dato vita ad una programmazione incentrata sulla pubblicizzazione dei momenti centrali della vita istituzionale e politica italiana e, fin da subito, le dirette dal Parlamento, dai congressi dei partiti e dai tribunali hanno costituito il segno distintivo dell’emittente, rendendola di fatto una struttura privata efficacemente impegnata nello svolgimento di un servizio pubblico. Nel testo della mozione presentata si legge che “Radio Radicale ha introdotto in Italia un modello di informazione politica totalmente innovativo, garantendo l’integralità degli eventi istituzionali e politici trasmessi: nessun taglio, nessuna mediazione giornalistica e nessuna selezione, al fine di permettere agli ascoltatori di “conoscere per deliberare”, come ancora oggi scandisce la frase di Luigi Einaudi sul sito internet dell’emittente; Radio Radicale ha introdotto importanti innovazioni nel panorama informativo italiano: la rassegna stampa dei giornali, il “filo diretto” con gli ospiti politici, i programmi di interviste per strada e le trasmissioni per le comunità immigrate in Italia”.

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