Regione Liguria e Trenitalia hanno sottoscritto il nuovo contratto di servizio per il trasporto regionale: nell’occasione i vertici della azienda ferroviaria hanno confermato l’introduzione di una coppia di nuovi treni Frecciargento che, tecnologicamente evoluti rispetto agli attuali Frecciabianca, potranno utilizzare, per un breve tratto, la linea dell’Alta Velocità. Si tratta di una concessione che in Liguria viene agitata con orgoglio ma che, in realtà, è solo il risultato della progressiva dismissione dei treni obsoleti dalle linee più importanti. Spieghiamo meglio: sull’Alta Velocità, quella vera, sono stati introdotti i Frecciarossa 1000 e, a cascata, sulle linee lente e periferiche vengono riposizionati i convogli ormai vecchi e superati. Tra coloro che potranno beccare queste “briciole” ci siamo anche noi.
Del resto chiedere a Trenitalia di assegnarci dei veri treni veloci per farli passeggiare a cinquanta all’ora tra le suggestive curve delle Cinque Terre non avrebbe senso, per cui prendiamoci questi Frecciargento e accontentiamoci di andare veloci per qualche chilometro tra Firenze e Roma.
Dunque, quale sarà il miglioramento? A livello di confort sostanzialmente nessuno, poiché Frecciabianca e Frecciargento sono quasi identici. Cambia il colore, uno ha sfondo bianco, l’altro è grigio (ça va sans dire), uno non ha il wifi di bordo e l’altro si. Ma non esultino i pendolari liguri: per attivarlo bisogna affrontare un tortuoso percorso da completare con la linea del proprio smartphone o tablet, riuscirci entro la prima galleria (cioè prima che sparisca la rete) è roba da nerd con barba folta e occhialoni.
Va detto, tra l’altro, che quello che viene sbandierato come una grande novità è una cosa in realtà assai frequente in Liguria: i Frecciargento, nel “giro” del materiale ferroviario, passano spesso già da tempo tra Genova e Roma. Non strabuzzeremo gli occhi, insomma. Parliamo adesso di tempi di percorrenza. La Regione afferma con orgoglio: “Da gennaio saremo meno isolati”. Vediamo cosa significa.
Se questa mattina avessi voluto raggiungere Roma da Brignole avrei potuto acquistare un biglietto per il Frecciabianca 8601: partenza ore 5.10, arrivo alla stazione Termini alle ore 10.03. Tempo di percorrenza 4 ore e 46 minuti.
Secondo quanto sostengono Regione e Trenitalia il nuovo Frecciargento impiegherà circa 4 ore a percorrere la stessa tratta. Tre quarti d’ora in meno.
Un bel passo avanti, vero? No! Perché a spulciare meglio l’orario ferroviario ci si sente un po’ “gonzi” (o forse qualcuno lo pensa di noi): se avessi deciso di partire ieri, infatti, prima dell’introduzione del nuovo orario ferroviario, avrei potuto scegliere il Frecciabianca 9761, partenza da Brignole alle 5.58, arrivo a Roma Termini alle 10.03. Tempo di percorrenza 4 ore e 5 minuti. Cioè lo stesso tempo che impiegherà il nuovo Frecciargento! Ora: é mai possibile che Trenitalia allunghi la percorrenza di un treno, ne introduca un altro con nuovo nome (e un prezzo più alto?) che impiega lo stesso tempo di quello che c’era già e la Regione spacci questo gioco delle tre carte come una vittoria?
Si, pare sia possibile.