Liguria - Il Consiglio di Stato ha confermato la pronuncia del TAR dell'autunno 2019, dichiarando illegittime alcune parti importanti della delibera della Giunta Regionale della Liguria n. 386 ( approvata il 10 maggio scorso), con cui si varavano le regole per la stagione di caccia, il cosiddetto “calendario venatorio” 2019/20. E’ stato dunque confermato anche in fase di appello il ricorso promosso dalle associazioni ambientaliste e per la tutela della fauna selvatica: Lega Abolizione Caccia, WWF, ENPA e LAV, patrocinate dallo studio Linzola di Milano. Sconfitte la giunta della Regione Liguria e le associazioni dei cacciatori Federcaccia ed ANUU, che si erano appellate al Consiglio di Stato per difendere il provvedimento, viziato da varie irregolarità.
Il Tar della Liguria e ora il Consiglio di Stato hanno ribadito che le due giornate aggiuntive settimanali di caccia, oltre alle canoniche tre, nei mesi di ottobre e novembre, per la caccia alla Cesena (specie appartenente alla famiglia dei turdidi), dovranno essere ridotte ad una soltanto; la chiusura della caccia al Tordo bottaccio va anticipata di 10 giorni, dal 31 gennaio al 20 gennaio prossimo; la data di chiusura della caccia per le specie acquatiche Germano Reale, Gallinella d’acqua, Folaga, Alzavola, Codone, Fischione, Mestolone, Marzaiola, Canapiglia, Porciglione, Frullino, Pavoncella, Beccaccino e Moriglione va nticipata di 10 giorni, dal 31 gennaio al 20 gennaio; va sospesa la caccia alle specie: Moretta, Moriglione e Pavoncella; va vietata la caccia da appostamento fisso e temporaneo nel raggio di 500 metri dalle zone umide.
I giudici amministrativi di secondo grado hanno ritenuto tardive e irrilevanti le precisazioni dei consulenti di parte della regione, ribadendo i principi di precauzione in materia di tutela delle specie selvatiche nel periodo dell’inizio della migrazione pre-riproduttiva, fissati dalla guida interpretativa UE della Direttiva Comunitaria a tutela dell’avifauna. Ancora migliaia di euro dei contribuenti liguri inutilmente sperperati dalla Giunta regionale ligure in spese legali per difendere atti amministrativi carenti e “calibro 12”.