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Coronavirus e contromisure

"Cresciamo meno rispetto alle altre regioni, si lavori sulla rotazione scolastica"

Il presidente Toti commenta il bollettino odierno:"Percentuali stazionarie, non c'è ripresa di un cluster nello Spezzino. Le terapie intensive sono stabili, il che conferma che il quadro odierno è diverso dal picco pandemico della primavera passata".

Giovanni Toti

“Quelle odierne sono percentuali stazionarie. Nessuna ripresa di un cluster nello Spezzino, i dati sono relativi ai tre giorni precedenti e depurati da questi saremmo intorno ad una cinquantina. E’ una crescita tale e quale al resto della regione. A livello generale aumentano i ricoverati anche se la domenica non è giorno di dimissione e domani ci aspettiamo diverse uscite, chi perché guarito chi perché continuerà fuori dai nosomi il percorso di negativizzazione”. Il bollettino giornaliero, l’incontro con il governo e il prossimo dpcm: Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, fa il punto della situazione nella consueta diretta Facebook della domenica, partendo dall’analisi dei dati odierni: “Come vedete le terapie intensive sono stabili, il che conferma che il quadro odierno è diverso dal picco pandemico della primavera passata. Ci sono meno morti, oggi sono tre e dispiace sempre dare queste notizie e siamo vicini al dolore delle famiglie. Stiamo crescendo meno rispetto alle altre regioni, segno che si sta contenendo la malattia e che le misure prese a Spezia prima e a Genova poi, ci stanno consentendo di contenere lo sbalzo del virus insieme ai laboratori mobili e il coinvolgimento dei medici di famiglia per i tamponi. Genova a parte, non ci sono incrementi di posti letto: questo per tranquillizzare tutti, senza dimenticare che le terapie intensive potranno all’occorrenza superare il numero di duecento postazioni”.

Si aspettano nuove misure da parte dell’Esecutivo, al tempo stesso le richieste effettuate dalle regioni vogliono essere ascoltate. Gli interlocutori sono stati i ministri Boccia, Speranza e Azzolina: “Ci auguriamo che le misure prese e che verranno da parte del governo facciano il resto. Abbiamo chiesto all’Esecutivo che le misure siano proporzionate anche per quel che riguarda la ricaduta economica, mantenendo invariati gli orari dell’attuale dpcm per bar e ristoranti mentre abbiamo chiesto di scongiurare la chiusura delle palestre. Abbiamo acconsentito sulla possibilità di limitare manifestazioni all’aperto, come ad esempio le fiere e poi alcune misure strutturali: sulla scuola siamo tornati a chiedere, con qualche attrito col Ministro Azzolina, un pezzo di didattica a distanza a rotazione per quel che concerne gli studenti più grandi: questo per alleggerire il trasporto pubblico, vista la situazione e l’impossibilità di acquistare in poco tempo autobus nuovi”.

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