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Piazza Verdi, ambientalisti e comitati: "Troppi 290mila euro per progettazione, incentivi e direzione lavori"

Piazza Verdi

Ci riferiamo alla determinazione dirigenziale nr. 4550 del 03/8/16 (e successiva nr 4554 del 03/8/16) nella quale viene riconosciuto al progettista D/L arch. Vannetti per “perizia di variante” un importo di circa 80.000,00 euro.

Senza entrare nei dettagli, per altro molto illuminanti, di come si stia lavorando notiamo:

– il preventivo di spesa iniziale aggiornato al 17/6/14 con inserita una voce imprevisti di euro 180.000,00 : inizialmente nel 2013 era di 330.000,00 euro come dire “alla faccia di un progetto già esecutivo” prevedeva un costo totale per la riqualificazione della Piazza di euro 2.700.000,00

– il costo ora è nuovamente salito, ed i lavori non sono finiti, a euro 3.250.000,00 e la voce imprevisti è scomparsa.

– l’ultimo aggiornamento comprende un “accordo bonario” con la ditta NEC (extracosti di euro 205.000,00) ed una voce progettazione D.L., coordinamento sicurezza per un totale pari a euro 275.000,00.   
Si deve poi aggiungere una progettazione “virtuale” con aggiornamento di euro 13.000,00 e rilievi archeologici per un totale di euro 28.000,00.     
L’incentivi alla progettazione (destinati ai tecnici del Comune) sono euro 15.000,00… niente male!!!

– in questo aggiornamento non ci risulta essere stato inserito l’extra riconosciuto all’arch. Vannetti se non parzialmente (euro 44.000,00).

Tutto questo denaro uscirà dalle tasche degli spezzini, in un modo o nell’altro per un progetto che durante la sua realizzazione ha evidenziato carenze ed inesattezze incontestabili ed allarmanti che di seguito ricordiamo:

– la datazione della messa a dimora dei pini centrali era sbagliata e questo poteva e doveva essere verificato in sede di progetto esecutivo indipendentemente dalle relative conseguenze

– la corsia destinata al transito dei mezzi pubblici è stata di fatto allargata a scapito del marciapiede pedonale in quanto non consentiva così come inizialmente progettata l’imbocco e l’uscita dei mezzi.

– non è stata fatta un indagine preventiva archeologica (nessuno sapeva che sotto la Piazza esistevano i resti del Politeama e del Quartiere del Torretto?)
Tale indagine, peraltro prevista dalla legge (D/L 163/2006 art.95 e 96) avrebbe evitato sospensioni di cantiere con relativi extracosti per varianti e rilievi

– il cosiddetto “cemento architettonico” delle corsie veicolari è stato per buona parte rifatto ma è già tutto macchiato (non doveva essere idro e olio repellente??) e variegato con colorazioni diverse in alcuni punti già crepato e con persistenti trasmissioni di vibrazioni agli edifici adiacenti

– il travertino nelle corsie è stato eliminato malgrado le assicurazioni che la rottura dello stesso dipendeva da un difetto di posa e non di materiale

– il problema “sicurezza” è ben lungi dall’essere risolto: la “commistione” fra spazi veicolari e pedonali non può essere assolutamente accettata in una piazza con scuole ed edifici pubblici.   
Come si rimedierà: transenne permanenti, fioriere, vigili presenti di giorno e di notte? Comunque altri costi!

E qui ci fermiamo, non conoscendo ancora la variante della zona centrale approvata solo il 22/7/16 dalla Sovraintendenza.

Certo è che pagare un totale di euro 290.000,00 per progettazione, DL, collaudi, incentivi su un progetto il cui costo iniziale era di euro 2.800.000,00 (compresi euro 330.000,00 di imprevisti) è una bella cifra.

Forse i soldi (nostri) sarebbe stato meglio chiederli a chi ha sbagliato… anziché darli.

Attendiamo ora il parere della Corte dei Conti.