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Lettere a cds

La lettera: "Mio marito positivo, io e mio figlio stiamo male. Ma siamo abbandonati"

Import 2021

Sono un’Operatrice socio sanitaria che lavora presso Asl5. Purtroppo devo denunciare il fatto che, malgrado le annunciazioni del governatore Toti e del nostro sindaco Peracchini, la sanità territoriale non funziona per niente: siamo abbandonati a noi stessi, tutto questo lo sto vivendo sulla mia pelle e sulla pelle della mia famiglia.

Il giorno 6 novembre, mio marito si è recato al Pronto soccorso di Sarzana per febbre alta e crisi respiratoria, dopo aver ricevuto le dovute prestazioni sanitarie, compreso il tampone, gli è stata riscontrata una polmonite con febbre alta. Con ancora la risposta del tampone non pervenuta, è stato mandato a casa con terapia. A quel punto chiamo il mio medico di base per sapere come devo comportarmi e lui mi suggerisce di entrare in quarantena, sia io che i miei due figli. La risposta del tampone positivo di mio marito purtroppo, arriva il giorno 7 novembre, il medico mi dice di chiamare Asl per sapere l’iter e Asl mi dice di chiamare il medico. Nel frattempo chiamo i numeri utili per l’emergenza Covid, ma da due giorni non risponde nessuno, chiamo il 118 e ovviamente rispondono che loro possono intervenire solo per portarti in ospedale.

Ora pure io mi sento spossata, con tosse e dolori muscolari ovunque, e mio figlio pare già influenzato, ma il mio medico non può darmi malattia fino a che non gli arriva comunicazione da parte di Asl. Ovviamente questo comporta un’assenza ingiustificata dal posto di lavoro, costringendo così le persone a recarsi ai Pronto soccorso. Com’è possibile tutto questo? Siamo abbandonati: o stai morendo o altrimenti a domicilio non esiste nessuno dei servizi tanto decantati.

Martorana Tiziana