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Centro Antares: "L’attacco delle cooperative fa male a famiglie disabili"

Il presidente della Fondazione Manlio Canepa risponde alle accuse arrivate in merito alla gara per l'affidamento del servizio, e accusa: "Battaglia politica".

Via della vittoria, San Terenzo

In risposta a quanto apparso sulla stampa (qui) la Fondazione Manlio Canepa ONLUS, titolare del servizio di urna disabili, denominato centro Antares, rappresenta quanto segue:
Spiace constatare come nel Lericino, la battaglia politica venga utilizzata, da una cooperativa fatta di lavoratori a danno di servizi sociali molto delicati come quella a favore di disabili e contro una Fondazione fatta di soli volontari.
L’articolo apparso recentemente su quotidiani locali dal titolo “gare al massimo ribasso mascherate come all’Antares” fanno solo male alle famiglie dei disabili e creano dubbi e incertezze nei lavoratori.
Quando una cooperativa perde una gara, benché sia comprensibile che subentri nella stessa del rammarico e della preoccupazione per l’esito del proprio bilancio occorre evitare di lanciare accuse ed insinuare dubbi nelle famiglie e nei lavoratori.
Alla Fondazione interessa esclusivamente la serenità delle famiglie e dei disabili, pertanto vogliamo portare alcuni chiarimenti.
1) L’alleanza delle cooperative sa perfettamente che la gara per la gestione del Servizio del Centro Antares si è svolta nei termini previsti dalla normativa del precedente Codice degli Appalti, i cui criteri utilizzati sono confermati dal nuovo codice degli Appalti di Cantone, quindi stupisce l’utilizzo del termine maschera affermato nel comunicato.
2) Per l’affidamento del servizio in argomento sono state effettuate ben due gare. Nella prima la Fondazione ha lasciato molta discrezionalità puntando sulla capacità propositiva ed innovativa dei partecipanti alla stessa. Purtroppo l’esito è stato negativo nel senso che nessun partecipante ha superato il limite di punteggio progettuale minimo previsto e conseguentemente la gara è stata definita deserta.
3)Visto l’esito della precedente gara, se ne è dovuta indire una seconda nella quale la Fondazione alla luce di quanto emerso sopra ha ritenuto di dover predisporre un capitolato in cui con puntualità sono stati descritti i servizi richiesti applicando il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa (maggior punteggio al progetto rispetto al prezzo così come prevede la legge) comunque la qualità progettuale ha avuto un peso notevole tanto che dall’esame del progetto tecnico sono state escluse due cooperative per non aver raggiunto il punteggio minimo previsto.
Vero è che la cooperative Cocea-Lindbergh-Cometa hanno conseguito un punteggio sul progetto maggiore, derivante prevalentemente dal aver soddisfatto il criterio della territorialità, ma sono risultati soccombenti per il prezzo più alto proposto.
Vogliamo qui tranquillizzare l’alleanza delle cooperative italiane che il primo soggetto che ha a cuore il benessere dei disabili e la salvaguardia del posto di lavoro è la Fondazione stessa i cui componenti, il Presidente in testa, a titolo di volontariato rinunciando a qualsiasi forma di compenso, si sono dedicati non da oggi a favore dei ragazzi e dei lavoratori.
Con la nuova gestione, tutti i servizi precedentemente offerti sono confermati in termini di qualità e quantità e tutto il personale precedentemente in servizio è stato confermato.
Credo che se un osservazione debba essere fatta è quella di analizzare nel dettaglio l’ammontare dei costi di gestione delle cooperative, anche tenuto conto dell’enorme divergenza tra il costo orario che gli enti pagano per le prestazioni e quello che realmente percepiscono i dipendenti.
A nome del Consiglio di Amministrazione della Fondazione al cui interno sono presenti i genitori dei disabili frequentanti e titolari del controllo di gestione del Centro Antares, il Presidente auspica una smentita da parte dell’alleanza delle cooperative su quanto dichiarato nell’articolo circa l’esistenza di presunti “mascheramenti” evidentemente finalizzati a chi sa quale manovra.
In caso contrario il Consiglio di Amministrazione si riserverà di valutare il danno d’immagine che tale articolo ha arrecato alla Fondazione titolare del progetto Antares.
Se è vero che la gara è stata persa per soli € 2.004,00, la riflessione va fatta da tutti, cooperative comprese.