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"Questa di Marinella è la storia vera"

Tenuta di Marinella

Mi perdonerà Faber se uso un suo verso per questa storia. Era la fine dell’estate quando ho iniziato a occuparmi di Marinella. Conosco questo angolo di paesaggio tra la Liguria e la Toscana da sempre. Sono nato li vicino. Ci vado al mare, a correre e passeggiare, sono cresciuto bevendo il suo latte.
La mia professione che di solito mi porta lontano dal posto dove sono nato questa volta mi aveva riportato a casa.
Un importante gruppo specializzato in economia circolare con cui collaboro (la Renovo Spa) aveva interesse ad approfondire l’ipotesi di acquisto dell’intera Tenuta che è attualmente di proprietà di una società, la Marinella Spa, adesso in liquidazione.
Il progetto, o per meglio dire la “visione” di sistema era quella di partire proprio dalle attività agricole e dall’allevamento della mandria per poter poi sviluppare forme evolute e sostenibili di agriturismo e valorizzazione dell’intero territorio.
Economia circolare: un bellissimo pezzo di terra sul mare che veniva “scartato” tornava ad essere produttivo e lo faceva a partire dalla memoria delle sue tradizioni e vocazioni più antiche e profonde. Un sogno, ma con le gambe ben piantate per terra. Cose simili erano già state fatte e con successo. Perché non a Marinella?
Bisognava fare presto a determinarne il valore e fare l’offerta perché alla fine dell’anno la società avrebbe finito di finanziare tutte le attività agricole. L’ombra del fallimento ingrigiva le mie corse in Tenuta. Approfondire carte, contratti e mappe grazie all’aiuto degli amici di sempre che ci hanno messo passione e professionalità, e delle istituzioni locali che hanno messo a diposizione tutto quello che potevano, non è stato semplice. Ma è stato davvero bello farlo. Persino esaltante.
Abbiamo realizzato che in quella terra c’è davvero tanta qualità, che quel latte è davvero più buono degli altri, che farlo morire sarebbe stata davvero una scelta sciagurata.
Tutti questi “davvero” sono giustificati. L’allevamento di Marinella è conosciuto molto bene da tutti coloro che in Italia si occupano di latte e mucche. E’ conosciuto non per le sue dimensioni (è un piccolo allevamento) ma per la bellezza del luogo dove risiede, per le vacche che qua sono molto più sane che altrove e soprattutto per la qualità altissima del latte che producono. Un piccolo esempio. Ho assaggiato un burro fatto con la panna di Marinella e ancora me lo ricordo con “commozione” da quanto era buono. Un fiore all’occhiello della qualità italiana insomma che anni di gestione approssimativa avevano appassito.
Tra liquidatori, azionisti (come è noto tra gli azionisti c’è anche una grande banca), vincoli paesaggistici e ambientali, contratti di affitto, rischi idrogeologici, vecchi progetti faraonici mai realizzati e nuove idee un po’ nebulose alla fine siamo riusciti a fare sintesi e Renovo ha fatto la sua proposta ai liquidatori.
Proposta che al momento non è piaciuta.
Non entro nel merito del loro giudizio. Non mi compete. In questa pagina voglio solo raccontare l’impegno personale verso questa terra che un po’ è anche la mia. Posso solo dire che l’alternativa evidente era il fallimento dell’azienda e una vendita non più unitaria ma “spacchettata” della Tenuta. Azionisti e liquidatori hanno pensato che così forse si poteva guadagnare di più. Legittimo, tutto sommato si tratta di una proprietà privata. Con buona pace dei lavoratori, della mandria, del latte, dell’ambiente, della tradizione e di tutto quello che ha fatto la storia di questo meraviglioso posto davanti al mare, come direbbe Fossati. Le citazioni dei cantautori liguri in questo post abbondano.
Siano arrivati a questi giorni. Nel tentativo estremo di salvare quello che sin dal primo giorno è stato giudicato da parte nostra il valore da cui partire per valorizzare tutta la Tenuta, e cioè l’azienda agricola, abbiamo fatto pervenire ai liquidatori una proposta di affitto per poter continuare intanto a produrre il latte con i lavoratori che da sempre si occupano di quelle mucche.
Il resto è cronaca.

Paolo Marcesini
responsabile relazioni istituzionali Renovo Spa